L'Expo? Per le aziende venete non genera business
L’Expo? Non è un’occasione di business per gli imprenditori del Veneto che, pur riconoscendo l’opportunità di sviluppo offerta dall’Esposizione milanese, restano scettici sul concreto ritorno economico: solo uno su dieci ritiene infatti che l’evento internazionale sull’agroalimentare di Milano possa rappresentare realmente un’occasione di business per la propria azienda.
L’analisi giunge dai risultati di un’indagine, realizzata da Unioncamere del Veneto su un campione di imprese del settore manifatturiero e del commercio al dettaglio. Circa due terzi degli imprenditori (67,5%) concorda sul fatto che l’Expo rappresenta una grande opportunità di sviluppo e crescita per Milano e l’Italia, ma gli imprenditori del settore commercio sembrano più consapevoli (70%) rispetto a quelli del settore manifatturiero (66%). Per contro, meno della metà degli imprenditori (45,5%) ritiene che sarà un’opportunità per la nostra regione (45% nell’industria e 46,4% nel commercio) e solo uno su dieci (9,6%) pensa che l’Expo potrà essere un’occasione di sviluppo per la propria impresa (10% nell’industria, 8,9% nel commercio). Prevale di gran lunga la quota di imprenditori convinta che l’Expo non avrà effetti positivi sul fatturato (74,3% delle aziende manifatturiere, 81% degli esercizi commerciali), cui va aggiunta una quota di indecisi (rispettivamente 15,7% e 10%).
Zilio: Expo come trampolino per l’economia? Più un mantra che una realtà
«L’idea che l’Expo possa rappresentare un trampolino di lancio per la nostra economia è piuttosto diffusa, ma basata più su luoghi comuni che non su analisi concrete – spiega Fernando Zilio, presidente dell’Unione delle Camere di Commercio venete –. Dire che per il Veneto l’Expo significhi miglioramento dell’offerta turistica è un mantra che stiamo ascoltando da mesi nella convinzione, spesso sbagliata, che i visitatori di Expo possano spalmarsi sul territorio. Diverso invece l’approccio che come Unioncamere abbiamo messo in atto: portare gli imprenditori stranieri a visitare le nostre aziende nel periodo dell’esposizione universale e poi accompagnarli alla kermesse mondiale dell’alimentazione. In altre parole abbiamo capovolto la questione: non l’Expo che dà una mano al nostro sistema economico, ma il nostro sistema economico che trae spunto dall’Expo per confermare una propria propensione all’internazionalizzazione».
Alimentare, tessile e meccanica i comparti più ottimisti
Nell’ambito del settore manifatturiero, gli imprenditori dell’agroalimentare, del tessile-abbigliamento e calzature e delle macchine e apparecchi meccanici manifestano aspettative migliori rispetto agli altri comparti sia sugli effetti positivi a livello nazionale che regionale, mentre sono soprattutto le aziende dell’alimentare ad essere sicure di ricevere un riscontro per la propria impresa (16%) così come gli imprenditori del settore dei mezzi di trasporto (13%). Seguono i settori delle macchine ed apparecchi meccanici, produzione di metalli e prodotti in metallo (entrambi 11%) e tessile (10%). Nel settore del commercio invece sono gli esercizi al dettaglio ad esprimere aspettative sugli effetti positivi a livello nazionale (72%) e sono soprattutto gli esercizi che trattano prodotti alimentari a credere in un’opportunità sia per il Veneto che per la propria impresa (56% e 12%).