Verona, Airport Health Accreditation per il Catullo

Dopo il Marco Polo di Venezia, anche l’aeroporto Valerio Catullo di Verona ottiene un importante riconoscimento per il suo impegno nel fronteggiare la diffusione del Covid-19: l’Airport Health Accreditation. La certificazione è stata consegnata allo scalo di Verona dall’Airports Council International, che rappresenta oltre 1.900 aeroporti a livello internazionale, certifica infatti l’efficacia dei protocolli e delle misure introdotti da Catullo, società di gestione dello scalo, che risultano del tutto allineati alle linee guida fornite dall’ ACI Aviation Business Restart and Recovery  e alle raccomandazioni dell’ ICAO – Council Aviation Recovery Task Force e dell’EASA (European Union Aviation Safety Agency).

Parte integrante della valutazione da parte di ACI sono stati la pulizia e la disinfezione degli spazi aeroportuali, il mantenimento delle distanze fisiche, le protezioni in dotazione al personale, la comunicazione ai passeggeri.

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Airport Health Accreditation, a Verona una task force dedicata contro la pandemia

Dall’inizio dell’emergenza, Catullo ha costituito una task force dedicata, che si è concentrata sulla sicurezza di passeggeri e lavoratori con interventi che sono stati indagati e valutati positivamente da ACI. Tra questi, l’organizzazione degli spazi per garantire il distanziamento sociale, l’incremento delle attività di pulizia e disinfezione delle aree, i controlli della temperatura corporea con termoscanner, la distribuzione all’interno del terminal di gel igienizzanti, una nuova organizzazione delle aree check-in e di imbarco sia per il distanziamento dei passeggeri che per  la protezione degli operatori, la fornitura di dispositivi di protezione individuale ai dipendenti dell’aeroporto, la segnaletica dedicata ai percorsi interni che sono stati parzialmente modificati, integrata da frequenti comunicazioni sonore e dal costante aggiornamento delle informazioni sul sito dell’aeroporto.

A tutto ciò si è aggiunta, dal 15 agosto, l’effettuazione dei tamponi ai passeggeri in arrivo da Grecia, Spagna, Croazia e Malta che, primo in Italia insieme al Marco Polo di Venezia, il Catullo ha tempestivamente introdotto in collaborazione con l’ Ulss 9 Scaligera.

 

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