IT.A.CÀ, il festival sul turismo responsabile riparte da Padova

Dopo il grande successo online della prima fase di IT.A.CÀ, primo ed unico festival in Italia dedicato al Turismo Responsabile, la rete del Festival (formata da oltre 700 realtà nazionali e internazionali) sceglie di ripartire con gli eventi in presenza: da venerdì 28 agosto e fino a novembre 9 regioni italiane accolgono il fitto calendario di eventi con un 11 tappe dislocate per i territori. Durante la prima parte online del festival, oltre 160 esperti del settore turistico si sono confrontati su ciò che rappresenta la BIO-DIVERSITÀ (tema 2020 del festival), ora la XII edizione del festival procede direttamente dal vivo direttamente sui territori’: «Tornare a viaggiare insieme, questo è il nostro obiettivo e il nostro augurio – afferma il direttore del festival Pierluigi Musarò – Farlo restando dove siamo ma acquisendo una prospettiva del tutto diversa, che serve per apprezzare ancora di più i nostri territori e le opportunità che il viaggio responsabile offre».

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Dal 28 agosto al 1 novembre la rete di IT.A.CÀ propone quindi una serie di eventi (cammini, trekking urbani, itinerari in bicicletta, escursioni in canoa, presentazioni libri, laboratori, mostre, mini tour ecc.) sempre nel rispetto delle norme sanitarie nazionali vigenti, per ricominciare a vivere il nostro Paese da angolazioni differenti, cogliendo quelle perle spesso nascoste e poco conosciute che l’Italia sa offrire, e guardare al viaggio da una nuova prospettiva capace di coniugare la sostenibilità del turismo con il benessere dei cittadini.

Le prime tappe di IT.A.CÀ, Padova e dintorni

La tappa di Padova che inaugura la ripresa ‘live’ del festival ha scelto di declinare il tema 2020 della BIO-DIVERSITÀ andando a proporre itinerari ed eventi che valorizzano i percorsi acqua/terra che tanto caratterizzano le zone venete, tutto in un’ottica di accessibilità e inclusione: da una performance in canoa alla passeggiata seguendo le orme del Mantegna; dalla pedalata attorno alle alture vulcaniche dei Colli Euganei, alla giornata dedicata al concetto giapponese del Kintsugi, ovvero la capacità di valorizzare le fratture, che siano fisiche, psichiche o legate al territorio. Tanti gli eventi e gli incontri dedicati ai temi dell’accessibilità e all’inclusione sociale, come ad esempio le prove di voga sensoriale, per ipovedenti, non vedenti o chi vorrà provare bendato ‘perché il remo non si deve guardare, ma sentire’ oppure esperienze di teatro danza per scoprire i limiti, i paradossi e le bellezze che s’incontrano viaggiando. Tutto il programma della tappa padovana e relative informazioni su prenotazioni e modalità di partecipazione si trova qui.

 

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