Tamponi vacanza Veneto, almeno 15mila i ritorni ancora da monitorare
Tamponi vacanza Veneto: potrebbero essere almeno 15mila i cittadini chiamati a fare il tampone al ritorno dalle vacanze in regione. La stima è del Ciset, il centro studi sul turismo, ed è riportata dal Corriere del Veneto. L’analisi parte dal presupposto che almeno un quarto dei veneti partiti in vacanza, o pronti a farlo fra agosto e settembre, sceglierà una delle quattro mete che prevedono obbligo di autodenuncia e tampone al ritorno: Spagna, Grecia, Malta e Croazia. Fino al 18 agosto, secondo quanto riferito dal governatore del Veneto Luca Zaia, erano stati segnalati 37 casi di positività da rientro. Tamponi vacanza Veneto in molti casi direttamente già in aeroporto: il Marco Polo di Venezia (dati aggiornati a ferragosto) ne aveva fatti 3.100, il Catullo di Verona 1.153.
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Tamponi vacanza Veneto, l’invito a scegliere il mare «nostrano»
Va detto che non si può colpevolizzare chi ha scelto di andare in vacanza all’estero. Anche perché, in molti casi, sono viaggi programmati quando pareva la situazione fosse molto più sotto controllo. In fondo si si aprono le frontiere e si dà il via libera ai viaggi, le persone viaggeranno. Ma ora la situazione è cambiata. Così l’assessore al Turismo della Regione Veneto, Federico Caner, lancia l’appello. «Va benissimo andare in vacanza, ma restate in Veneto dove la situazione è sotto controllo», chiudendo poi con un riferimento alla Croazia, «ma non volevano il corridoio con la Germania perché si definivano paese covid free?». La situazione, in realtà, è molto diversa, come confermano i numeri.
Sul tema dei tamponi vacanza Veneto, quindi, si spera nel buonsenso di chi deve ancora scegliere la meta delle proprie vacanze. Con la speranza che alla fine si opti per una soluzione in casa, senza avere il bisogno di andare all’estero. Una scelta che, oltre all’aspetto sanitario, risulterebbe anche essenziale per gli operatori del settore turistico, messi in ginocchio dalla pandemia (qua l’articolo in cui raccontiamo il calo del fatturato e delle prenotazioni).