Scuola, Azzolina convoca i presidi e Donazzan si arrabbia: «Noi esclusi»

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha convocato una riunione urgente per decidere come sarà la scuola post-Coronavirus, in particolare sul tema della disposizione dei nuovi banchi e della loro distribuzione tra gli istituti scolastici. Tra gli invitati – in videoconferenza alle ore 19 del 19 agosto – figurano l’Associazione nazionale dei presidi e il commissario straordinario Domenico Arcuri. Dalla riunione sono stati però tagliati fuori i rappresentanti delle Regioni. Esclusione che ha fatto arrabbiare Elena Donazzan, assessore all’istruzione della Regione Veneto.

L’assessore sostiene che la scuola, a meno di due settimane dal suo inizio sia nel caos, e punta il dito contro il governo: «L’incapacità nella gestione di tutta l’emergenza da parte del ministero e del governo inizia da lontano, ovvero da fine febbraio, quando la scuola è stata lasciata sola, quando i docenti si sono attivati in modo disomogeneo e molto personale, quando gli animatori digitali sono stati assegnati alle scuole con ritardo, quando agli studenti non è stato permesso di rientrare per gruppi, per classi, nemmeno per un breve periodo a scuola, quando il Ministro ha annunciato ad aprile, che l’anno si sarebbe chiuso, delegittimando così il lavoro dei docenti e vanificando lo sforzo di famiglie e studenti».

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Banchi, distanziamento, mascherine e trasporti

Sono molti i punti cruciali della questione scuola: oltre i banchi anche il distanziamento, le mascherine e i trasporti. Tutte questioni irrisolte, sostiene l’assessore Donazzan: «Queste richieste di chiarimento servono anche per tutelare il nostro sistema produttivo: immagino, infatti, che alcune aziende venete, letto il bando pubblico, abbiano deciso di non aderire, escludendo per serietà la propria partecipazione. Se avessero ipotizzato deroghe o modifiche avrebbero potuto formalizzare una proposta. Inoltre, se i banchi erano veramente necessari, così come richiesto dalle scuole, dovranno essere accertate le responsabilità di una cattiva gestione o, se questi banchi non erano necessari, va ipotizzato un danno erariale».

Donazzan: «In Veneto abbiamo la soluzione»

Escludere le regioni dalla riunione, sostiene Donazzan, ha tolto loro la possibilità di dare il proprio contributo e le proprie idee per la corretta riapertura. Secondo l’assessore, infatti, in Veneto la soluzione l’hanno già trovata: «Il Veneto ha elaborato con l’Ufficio Scolastico Regionale un Manuale Operativo, presentato e condiviso con le parti interessate il 2 luglio. Il testo contiene pratiche soluzioni rispettose del distanziamento, senza uso di mascherine in classe e prevedendo una modalità mista, quindi anche con la DAD, esclusivamente per le scuole superiori. Le Conferenze dei Servizi hanno evidenziato poche criticità ridotte ad oggi, a sole 4/5 situazioni da affrontare. Basterebbe poter metter in pratica quanto proposto per arrivare ad avviare l’anno scolastico con serenità».

Giacomo Porra

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