Il mattone non soffre la pandemia: cresce il costo casa Veneto
Cresce il costo casa Veneto. L’ultimo rapporto sui prezzi delle case di idealista, il marketplace italiano di riferimento per le compravendite immobiliari, fotografa un incremento dei valori pari all’1,4% durante i mesi primaverili, quelli segnati dal Coronavirus. Il prezzo medio richiesto per l’usato ora è di 1.722 euro al metro quadro a livello nazionale. Considerando la variazione annuale, il calo si attesta allo 0,8%. A dispetto della pandemia i prezzi sono aumentati in 17 delle 20 regioni italiane. Il Veneto (2,6%), guida gli incrementi davanti a Lombardia (2,5%) e il Trentino-Alto Adige (2,4%). Crescita sopra la media del periodo anche in Basilicata (2%), mentre l’Abruzzo (1,4%) segna rivalutazioni in linea con la media del Paese; incrementi più deboli per altre 15 regioni, dall’1,2% della Campania allo 0,2% di Lazio, Liguria e Piemonte. All’opposto le regioni in calo sono Puglia (-0,3%), Sardegna (-0,4%), Molise (-1,9%) e Valle d’Aosta (-2,5%).
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Liguria (2.482 euro/m²), Trentino-Alto Adige (2.445 euro/m²) e Valle d’Aosta (2.437 euro/m²) si confermano le regioni più care. Dal lato opposto quelle più economiche sono invece Sicilia (1.066 euro/m²), Molise (916 euro/m²) e Calabria (908 euro/m²).
Costo casa Veneto, ribasso nel bellunese
Non solo costo casa Veneto: rispetto all’ultimo trimestre crescono sensibilmente anche le province in terreno positivo che sono ora il 70% del totale contro il 44% del trimestre scorso; 49 mercati segnano variazioni contenute tra il -1% e l’1%; fluttuazioni in risalita soprattutto agli estremi dove la provincia di Milano (5,2%) segna la performance migliore, seguita da Brescia (4,8%) ed Enna (4,6%). All’opposto i maggiori ribassi spettano a Sondrio (-5%), Isernia (-5,9%) e Belluno (-8,8%).
Il ranking delle province più care è guidato da Bolzano (3.626 euro/m²), Savona (3.045 euro/m²) e Firenze (2.836 euro/m²). Nella parte bassa del ranking troviamo Caltanissetta (724 euro/m²), Isernia (722 euro/m²) e Biella, fanalino di coda con 649 euro al metro quadro.
Venezia la più cara in Italia
A livello di capoluogo l’indice generale dei prezzi segna un’importante tendenza positiva con recuperi nella maggior parte dei mercati cittadini, 67% del totale di 110 capoluoghi monitorati. Milano (7,1%) traina il mercato mentre alle sue spalle si segnalano i rimbalzi più significativi sono quelli di Monza (5,2%) e Siracusa (5,1%). Le variazioni negative più marcate del periodo si sono prodotte a Foggia (-4,1%), Agrigento (-5%) e Isernia (-6,6%).
Tra i grandi mercati, Napoli (3,9%), Torino (2,7%) e Roma (0,8%) hanno registrato un andamento positivo nel secondo trimestre. Al contrario si segnalano le negative le performance di Bologna (-0,1 %), Genova (-0,4%) Firenze (-0,6%) Bari (-1,1%) e Palermo (-2,2%).
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Venezia rimane la regina dei prezzi di vendita della penisola con 4.485 euro al metro quadro, davanti a Firenze (3.958 euro/m²), mentre Milano sale a 3.903 euro al metro quadro. Nella parte bassa del ranking Biella (721 euro/m²) è la piazza con i prezzi delle case più bassi d’Italia davanti a Caltanissetta (781 euro/m²) e Ragusa (826 euro/m²).
Per Vincenzo De Tommaso, Responsabile Ufficio Studi di idealista: «l’andamendo dei prezzi è in parte attribuibile a un livello molto più basso di proprietà immesse sul mercato nel corso degli ultimi tre mesi. Col Paese in piena chiusura abbiamo visto parte dell’offerta ritirarsi dal mercato e parte del prodotto in vendita andare verso l’affitto. Dal 4 maggio i potenziali acquirenti si sono riaffacciati sul mercato con un approccio attendista orientato alla negoziazione. Tutto fa pensare a un periodo di transizione, con compravendite a rilento, verso una nuova fase che probabilmente vedrà un aumento dello stock disponibile e un calo dei prezzi nella seconda parte dell’anno, con il previsto peggioramento della situazione economica nazionale».
Il report completo è consultabile qui: https://www.idealista.it/sala-stampa/report-prezzo-immobile/