Quotidiani veneti: in 10 anni vendite -31%

I quotidiani locali del Veneto hanno perso quasi un terzo delle copie vendute in dieci anni. Dal marzo 2005 al marzo 2015 il crollo delle vendite è stato del 31,84%. In termini assoluti la perdita è di 93 mila copie. La crisi, che colpisce duro le televisioni locali venete, non risparmia la carta stampata.

I numeri non mentono: dieci anni fa la media di vendita giornaliera per gli otto giornali locali del Veneto era di 292 mila copie, e l’ultima rilevazione disponibile, marzo 2015, certifica vendite medie per 199 mila copie al giorno (con alcune precisazioni d’obbligo: per il Corriere del Veneto i numeri si fermano al 2013 e si riferiscono alla diffusione e non alle vendite; eliminando dal calcolo questo quotidiano, comunque, si ottiene un calo complessivo del 32,5%; i numeri de Il Gazzettino, poi, comprendono le due edizioni friulane).

Il calcolo si basa sui dati Ads, acronimo di Accertamenti Diffusione Stampa, la società partecipata da una serie di operatori dell’informazione, dagli editori alle concessionarie di pubblicità, che raccoglie e divulga i dati delle vendite in edicola e del numero di visite ai siti web.

Il termometro misura una febbre alta che ovviamente non è solo veneta ma colpisce la carta stampata mondiale e italiana, stretta nella tenaglia della crisi economica generale, da un lato, e dall’altro delle difficoltà del modello editoriale classico, messo sotto scacco dall’avvento di internet e di nuovi modi di fruizione (solitamente gratuita) delle notizie. A livello nazionale il confronto fra il 2004 e il 2014 mostra un calo di vendite che oscilla, a seconda dei quotidiani presi in esame, dal 25 al 45 per cento (sempre secondo i dati Ads). Quelli del Veneto non fanno eccezione, tranne per un unico caso, come vedremo.

Tabella delle vendite dei quotidiani del Veneto dal 2005 al 2015

Confronto delle vendite dei quotidiani del Veneto nel 2005 e nel 2015

Il Gazzettino, vendite -44% dal 2005 al 2015

Partiamo da Il Gazzettino, il quotidiano più antico (è stato fondato nel 1887) e diffuso della regione. È anche quello che ha “bruciato” più copie vendute (in Veneto e in parte del Friuli Venezia Giulia) nel decennio alle spalle, passando da 102 mila a 57 mila, con un calo del 44%.

Il quotidiano del gruppo Caltagirone ha sette edizioni cartacee, cinque in Veneto e due in Friuli Venezia Giulia: Venezia, Padova, Treviso, Rovigo, Belluno, Pordenone, Udine. Negli ultimi anni si è ritirato dalle edicole della provincia di Vicenza, chiudendo le redazioni prima del capoluogo e poi di Bassano del Grappa. Ora l’edizione vicentina è solo on line.

Corriere, in Veneto diffusione -28% nel 2005-2013

Per il Corriere del Veneto, dorso regionale del Corriere della Sera edito da Editoriale Veneto del gruppo RCS, in edicola dal 2002, i dati disponobili sono meno puntuali. Ci si deve basare sul dato di diffusione medio in Veneto del Corriere della Sera (all’interno del quale il dorso regionale viene venduto): erano 46 mila copie nell’anno 2005, nel 2013 (ultimo dato disponibile) erano 33 mila. Meno 28%, 13 mila copie diffuse in meno in otto anni.

L’Arena e Giornale di Vicenza a “dieta”

Perdono terreno, anche se in misura leggermente minore, i due quotidiani del gruppo Athesis, controllato dalle associazioni di industriali di Verona e Vicenza. L’Arena, il più letto nella città scaligera, perde il 26,9% delle copie vendute (da 42 mila a 31 mila), mentre Il Giornale di Vicenza, in testa alle vendite nella città berica, cala del 23,8% e passa così da 37 mila a 28 mila copie vendute in media al giorno.

Finegil: copie giù a Padova, Treviso e Belluno

Passiamo ai quattro quotidiani Finegil (gruppo L’Espresso). Il Mattino di Padova perde il 32% di copie in dieci anni, da 29 a 19 mila. La Tribuna di Treviso arretra del 35,1%, da 18 a 11 mila. Discesa più modesta per il Corriere delle Alpi: -15,5%, quasi un migliaio di copie andate perdute.

Infine l’unico in controtendenza, non solo fra i quotidiani Finegil ma in tutto il panorama del Veneto, è La Nuova Venezia. Il quotidiano diffuso nel Veneziano cresce del 20%, passando dalle 10 mila copie che vendeva nel marzo 2005 alle 12 mila registrate nel marzo del 2015.

La Nuova Venezia cresce con il “panino”

La strategia aggressiva di marketing del quotidiano ha probabilmente favorito il balzo in avanti nelle vendite. Il 2 gennaio 2012 è stato introdotto il cosiddetto “panino” con la Repubblica, cioè la vendita in abbinata del quotidiano locale e di quello nazionale a 1,20 euro, in pratica due giornali al prezzo di uno. Il prezzo oggi è anche più basso di quello nazionale: nella provincia di Venezia, la Repubblica oggi si vende a 1,30 euro in accoppiata con La Nuova, anziché 1,40 come nel resto d’Italia.

Con il lancio del “panino” la diffusione è, come prevedibile, cresciuta. La Nuova Venezia distribuiva mediamente in regione 12.024 mila copie nel 2010, scese a 10.171 nel 2011, e poi “rimbalzate” verso l’alto da quando è entrato in vigore l’abbinata con il quotidiano nazionale: 14.719 le copie diffuse nel 2012, 14.367 nel 2013.

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