Centri estivi Veneto, caos date: via in ordine sparso. Bimbi con mascherina e niente nonni

Centri estivi Veneto, si parte dal primo giugno, o meglio, per molti, dal tre, dopo il ponte. Così come vi abbiamo raccontato, l’ordinanza regionale è stata firmata dal Governatore Luca Zaia. Ci sono alcune novità rispetto alle regole annunciate. Due, in particolare, che sono ad hoc per i centri estivi Veneto: i bambini non potranno essere accompagnati da persone con più di 60 anni e dovranno avere, da 6 anni in su, la mascherina. In ogni caso si tratta di una boccata di ossigeno per le famiglie. A tal proposito, vi consigliamo di leggere l’articolo in cui elenchiamo tutti i bonus, finanziamenti e aiuti previsti per le famiglie dal Decreto Rilancio del Governo (cliccate qui per darci un’occhiata e vedere se qualcosa fa al caso vostro).

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E come già vi abbiamo ricordato, ma vogliamo ancora sottolineare, l’ecobonus al 110% permetterà di fare alcuni lavori in casa gratis. Anzi, senza pagare direttamente l’azienda. Cliccate qua per avere tutte le informazioni. Tornando a centri estivi Veneto, qual è ora il nodo da sciogliere? La vera data di partenza. Perché se si può partire dal primo giugno, non tutti lo faranno. Il Comune di Venezia, ad esempio, partirà il 3 giugno. Le strutture del Comune di Padova, il 15 giugno. Ma proprio a Padova un centro estivo privato partirà, invece, il primo giugno. Intanto proprio da Padova, dall’Università, arriva una ricerca, o meglio il coordinamento di una ricerca internazionale, che non fa piacere: parla delle cattive abitudini dei nostri adolescenti, fra alcol, fumo e comportamenti non sempre corretti. Il campione analizzato è abbastanza ampio, forse vale la pena darci un’occhiata.

Possiamo quindi darvi solo un consiglio pratico: consultate siti dei vostri comuni di appartenenza. Vedrete che, chi non l’ha già fatto, annuncerà presto le date della riapertura centri estivi Veneto.

+++ AGGIORNAMENTO: Zaia ha ritarato la data al 3 giugno, dopo il ponte. Non solo: «Spero che il Governo si esprima anche sulla fascia 0-3. Stiamo parlando di una fascia, un mondo particolarmente delicato. Il Governo deve adottare con una delibera del comitato tecnico scientifico tutte le linee guida approvate ma che non erano entrate nell’ultimo Dpcm e che sono quindi in un limbo» +++

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Centri estivi Veneto, tutte le regole

Sull’apertura centri estivi Veneto, vi proponiamo integralmente tutte le regole contenute nell’ordinanza_riaperture_Veneto.

■ Predisporre per genitori, bambini e personale una adeguata informazione su tutte le misure di prevenzione da adottare. Prevedere segnaletica, con pittogrammi e affini, idonea ai minori.

■ Sottoscrivere un accordo tra l’ente gestore, il personale e i genitori coinvolti per il rispetto delle regole di gestione dei servizi finalizzate al contrasto della diffusione del virus.

■ Dovrà essere garantita una zona di accoglienza oltre la quale non sarà consentito l’accesso a genitori e accompagnatori. ■ L’accesso alla struttura dovrà prevedere un’organizzazione anche su turni che eviti assembramenti di genitori e accompagnatori all’esterno della struttura stessa.

■ Prevedere la rilevazione quotidiana della temperatura corporea per tutti gli operatori, bambini, genitori/accompagnatori. In caso di T >37.2 °C il soggetto dovrà essere allontanato. In caso di febbre del genitore/accompagnatore il minore non potrà accedere al servizio. Gli accompagnatori non dovranno essere persone con più di 60 anni.

■ Invitare il personale e i genitori all’auto-monitoraggio delle condizioni di salute proprie e del proprio nucleo familiare, ed informarli circa i comportamenti da adottare in caso di comparsa di sintomi sospetti per COVID-19.

■ Prevedere un rapporto tra personale e minori di 1:5 per bambini da 0 a 5 anni, di 1:7 per bambini da 6 a 11 anni e di 1:10 per ragazzi da 12 a 17 anni.

■ La composizione dei gruppi di bambini deve essere il più possibile stabile nel tempo e dovranno essere evitate attività di intersezione tra gruppi diversi, mantenendo, inoltre, lo stesso personale a contatto con lo stesso gruppo di minori.

■ Privilegiare attività che possano ridurre contatti prolungati, in particolare in ambienti chiusi, a maggior rischio di eventuale contagio. Favorire sempre, ove possibile, l’attività all’aperto.

■ Per bambini e ragazzi devono essere promosse le misure igienico-comportamentali con modalità anche ludiche, compatibilmente con l’età e con il loro grado di autonomia e consapevolezza.

■ La mascherina di protezione delle vie aeree deve essere utilizzata da tutto il personale e dai bambini e ragazzi sopra i 6 anni di età. Privilegiare mascherine colorate e/o con stampe.

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■ Mettere a disposizione idonei dispenser di soluzione idroalcolica per la frequente igiene delle mani in tutti gli ambienti, in particolare nei punti di ingresso e di uscita.

■ I giochi dovranno essere ad utilizzo esclusivo di un singolo gruppo, salvo disinfezione prima dello scambio.

■ Garantire una approfondita pulizia giornaliera degli ambienti con detergente neutro e disinfezione con particolare attenzione ai servizi igienici e le superfici toccate più frequentemente.

■ Per tutti gli spazi al chiuso, favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria; se ciò non fosse tecnicamente possibile, vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e in ogni caso va giunta regionale  garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati, secondo le indicazioni tecniche di cui al documento dell’Istituto Superiore di Sanità.

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