Centri estivi Veneto, apertura rimandata a giugno. E c'è il rischio del boom per le rette
Centri estivi Veneto, fino a giugno non se ne parla. La data più probabile è il 3 giugno, anche se il governatore del Veneto Luca Zaia ha rilanciato con «ci proviamo per il 25 maggio o per il primo di giugno». Con il rischio, come ricorda Stefano Cecchin, presidente della Fism (Federazione Italiana Scuole Materne) di vedere rette per gli asili alzarsi, in proporzione, da 150 fino a 700 euro. Questo perché «le coperture previste dal Governo non sono sufficienti». Ma la situazione sembra essere stata gestita in maniera sbagliata anche a livello locale. Perché, se è vero che lo stop – servono più giorni per organizzarsi – è arrivato da Roma, con la riapertura di nido, materne e centri estivi stralciata dal decreto del premier Conte, è altrettanto vero che in Regione si è puntato (un po’ troppo) sulla politica degli annunci. Per centri estivi Veneto, infatti, il governatore Luca Zaia si è speso più volte. L’ultima, che vi avevamo raccontato, prevedeva l’apertura oggi, lunedì 18 giugno. Ma in realtà, in assenza di linee guida, anche regionali, si era subito intuito che la cosa non potesse poi verificarsi.
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Centri estivi Veneto, come funzioneranno?
Il nodo infatti è sul come far funzionare il meccanismo per centri estivi Veneto. Come organizzare i centri, con tutti i turni e gli orari prolungati? Quale famiglie, se troppe richieste arriveranno, avranno la precedenza? E poi c’è tutto il tempo necessario per sanificare i locali, creare percorsi separati per entrate e uscite, stabilire quali spazi utilizzare. Uno spostamento a giugno ha anche un vantaggio…atmosferico. Le scuole, infatti, sono chiamate a tenere all’aperto il più possibile i bambini. Ecco quindi che evitare gironi di pioggia e cominciare con temperature più alte è un vantaggio.
Rimangono delle indicazioni già fissate per la riapertura:
- minigruppi di bambini, massimo cinque, seguiti dallo stesso educatore
- educatori, familiari e personale con la mascherina, ragazzi senza
- non si può portare niente da casa
- i genitori si fermano fuori e, in ogni caso, chiunque entra, deve seguire un rigido protocollo
- le strutture che potranno farlo si doteranno di un misuratore per la febbre: sopra i 37,5 gradi non si entra
- «patto con le famiglie»: segnalare qualunque sintomo possa aver avuto il proprio figlio, o eventuali contatti sospetti
Intanto ci si può consolare con le tante aperture previste in Veneto oggi. Ecco l’elenco e le regole.