Accesso ospedale Veneto, da maggio la rivoluzione: tampone per tutti e visite da remoto

Accesso ospedale Veneto, dal 4 maggio si (prova) un ritorno alla normalità: sarà in ogni caso una rivoluzione. Al momento, infatti, tutte le visite differibili sono state sospese. Dal 4 maggio l’accesso ospedale Veneto riapre, ma con grande differenza rispetto a quanto succedeva prima.  «Con grande attenzione – spiega l’assessore alla sanità del Veneto Manuela Lanzarin – perché è uno dei luoghi, come le case di riposo, dove il virus gira di più». L’assessore ha presentato il documento con le linee di indirizzo per la gestione degli ingressi, delle degenze, sale d’attesa e laboratori. Vale per ospedali e per l’attività sanitaria privata. «Se arriva un’emergenza che deve essere operata, ovviamente non possiamo aspettare il tampone. Operiamo su percorsi separati, con tutte le precauzioni del caso».

LEGGI: 61 MILIONI DI EURO PER IL PERSONALE SANITARIO VENETO

Accesso ospedale Veneto, le nuove regole

  • si limitano gli accessi: saranno presidiati da personale sanitario, con misurazione della febbre e dispositivi di sicurezza (mascherina e guanti). Ogni singolo ospedale sarà dotato di mascherine per i visitatori che non le porteranno da casa. Chi ha la propria la può utilizzare.
  • saranno rivisti gli spazi per l’accesso ospedale veneto: si vuole evitare l’accumulo di persone. Visite dilazionate ogni 15 minuti e solo su prenotazione. Le persone potranno venire solo con un accompagnatore. Chi può, deve venire da solo. Le prenotazioni si faranno con telefonate o online, meglio evitare di andare al Cup.
  • ricoveri: chi accede da pronto soccorso farà ancora il triage separato. Si verifica se hanno sintomi: se sì fanno un percorso differenziato, se no entrano con i dispositivi di sicurezza. Prima di qualsiasi ricovero (da pronto soccorso o programmati), si fa il tampone. Se ne prevedono 1.600 da fare al giorno. Mentre la persona aspetta l’esito, non entra in reparto, ma aspetta in spazi isolati. Là si attenderà l’esito del tampone.
  • interventi chirurgici programmati: si verrà chiamati il giorno prima per fare il tampone. Poi, il giorno dopo, si arriverà per l’intervento. Per gli interventi saltati si sarà richiamati dall’ospedale.
  • programmazione visite specialistiche sospese: alcune sono già state riprogrammate, per altre ci sarà attività di riprogrammazione insieme ai medici di medicina generale. Là dove possibile sarà incentiva la visita da remoto. In alcune aziende ospedaliere sono già cominciate.
  • per gli ospedali Covid la parte ambulatoriale partirà già da settimana prossima.
  • visite parenti saranno ridotte: limitate per persone e orari.

Ci sarà formazione continua di tutto il personale sanitario.

LEGGI LE ULTIME ORDINANZE DI ZAIA

Il documento, in 18 pagine, si compone di una premessa che inquadra la situazione epidemiologica, di un capitolo riservato ai destinatari, di uno che descrive lo scopo delle linee dettate, e di un ultimo, molto articolato, nel quale si entra nel particolare delle misure di prevenzione e compartimentazione per l’erogazione di una lunga serie di servizi, dagli interventi chirurgici in emergenza, in urgenza e programmati alle prestazioni ambulatoriali, dall’accesso delle persone con patologie oncoematologiche alla gestione della fase di follow up, dai pazienti in trattamento oncologico attivo ai percorsi nascita e per il paziente pediatrico, dall’attività del Cup a quella dei punti prelievo, per arrivare agli screening oncologici, che vengono riattivati.

Ecco il TESTO COMPLETO DEL DOCUMENTO

 

 

 

 

Ti potrebbe interessare