Dal cibo per asporto ai cimiteri, nuova ordinanza di Zaia per una «riapertura parziale»
Take away per il cibo libero, basta non consumare sul posto, apertura di cimiteri e di alcune attività lavorative. Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, fa un passo avanti anticipando una parziale riapertura, in attesa delle decisioni del Governo. E lo fa con un’ordinanza, già firmata, che sarà in vigore già dalle 15 di venerdì 24 aprile. Questo a seguito anche dei dati sul Coronavirus, sostanzialmente buoni: in Veneto, dove fino ad oggi sono stati effettuati, 296.296 tamponi, 9.500, i positivi sono 7.229, 348 in più rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.289 (-40 su giovedì) dei quali 130 in terapia intensiva (-10). I dimessi sono 2.372, 56 in più rispetto a ieri. I morti sono 1.026 in ospedale, mentre in totale sono 1.244.
Ecco le principali aperture previste dall’ordinanza:
- il cibo da asporto si potrà vendere. Sarà possibile prenotarlo, andarlo a prendere in coda ordinata e mangiarlo a casa. Una misura che riguarda ristoranti, pasticcerie e gelaterie.
- via alla restrizione di due giorni a settimana per librerie, cartolerie e negozi per bimbi, allineandosi così alla normativa nazionale.
- per le opere pubbliche non varrà più il codice Ateco, ma la categoria. Così come saranno consentite le attività edilizia (anche di manutenzione ordinaria e straordinaria) sul patrimonio esistente.
- si potrà coltivare i propri terreni anche al di fuori del comune di residenza, così come il lavoro boschivo di manutenzione.
- consentite le attività artigianali nelle darsene.
- si chiede ai sindaci, essendo infatti una competenza comunale, di consentire l’apertura dei cimiteri.
Al link il testo completo dell’ordinanza 24 aprile