Coldiretti, mobilitazione «rosa» per sfamare pony e cavalli

Razione alimentare assicurata per i pony e i cavalli del circolo ippico “Arriba Ranch” di Fara Vicentino solitamente impegnati nell’attività sociale.  L’iniziativa promossa da Donne Impresa Coldiretti ha permesso di raccogliere 75 quintali di fieno maggengo, introvabile in questo periodo sul territorio regionale, per donarli al maneggio accreditato Fise al fine di continuare a rifocillare gli animali e a garantire le cure necessarie per una pronta ripresa dell’attività post emergenza sanitaria. Valentina Galesso, vice presidente regionale e provinciale di Padova insieme alla coordinatrice Cinzia Alicardo, dopo aver recuperato le rotoballe a San Pietro in Gù nell’alta padovana e caricate sulla motrice messa a disposizione dalla ditta T.T.S..CO. srl sono arrivate a destinazione ed accolte dalla famiglia Maino.  Con Paola, Pierluigi e la figlia Sarah insieme hanno provveduto a sistemare tutto nel fienile.

«Domenica scorsa era in programma l’open day – spiega la giovane istruttrice Sarah Maino – evento che ha sempre richiamato la presenza di famiglie, appassionati di equitazione e turismo equestre, una festa tra i recinti per grandi e piccini. Invece abbiamo passato un giorno come tanti di questi mesi senza nessuna visita. Ci prendiamo cura degli animali come sempre anche se le risorse scarseggiano. L’aiuto delle imprenditrici di Coldiretti non è solo un gesto di solidarietà ma un segnale di attenzione per chi lavora a servizio dell’intera collettività. In questo posto si pratica l’ippoterapia anche per i diversamente abili».

Il patrimonio zootecnico regionale conta 52mila esemplari equini di varie razze la cui genetica è stata protetta dagli allevatori ed iscritta nei libri appositi del Mipaf. «La vocazione alla didattica e al sociale dell’agricoltura – spiega Valentina Galesso – è un servizio impagabile se si considera il valore aggiunto offerto dalle famiglie contadine che oltre alla predisposizione naturale aggiungono capacità professionali e abilità teorico pratico. Queste realtà sono strategiche per la ripresa e l’avvio della fase2 – conclude la dirigente Coldiretti –   La cancellazione di stage, settimane verdi e centri estivi,  gikte e lezioni guidate hanno comportato perdite per milioni di euro, ma gli operatori del settore sono già pronti per dare risposte alla società in termini di sicurezza alimentare e qualità della vita. Il ritorno al contatto con la natura sarà la giusta dimensione per le nuove generazioni che trovano nella campagna un’offerta ricreativa continua e spontanea».

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