Coronavirus, come ottenere il buono spesa del comune di Verona

Per far fronte all’emergenza Coronavirus, e alle molte famiglie italiane che si sono trovate ad affrontare gravi problemi economici, il governo ha stanziato 400 milioni di euro, che verranno distribuiti, a Verona come in tutti i comuni d’Italia, tramite buoni spesa da destinare alle famiglie bisognose.

Il buono spesa prevede l’acquisto di prodotti di prima necessità come generi alimentari, prodotti per l’igiene personale e la cura della casa, farmaci, prodotti, prodotti per la prima infanzia: latte, omogeneizzati, pannolini. È quindi escluso ogni tipo di bevanda alcolica, di qualsiasi gradazione. Ogni buono è strettamente personale, spendibile esclusivamente dal beneficiario, non è quindi cedibile né trasferibile.

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Chi può richiedere il buono spesa a Verona

Secondo quanto ha stabilito il comune scaligero, possono richiedere il buono spesa i cittadini di Verona che hanno subito una perdita di reddito dovuta alla situazione socio-economica determinatasi a seguito dell’emergenza sanitaria in atto, quelli che si trovano in condizione di criticità, fragilità, multiproblematicità, che non sono titolari di alcun reddito.

Possono inoltre ottenere i buoni coloro che hanno insufficiente liquidità nei conti correnti postali o bancari, propri e del proprio nucleo familiare, per far fronte all’acquisto di beni alimentari di prima necessità/non hanno titoli mobiliari o di Stato, obbligazioni, buoni fruttiferi, investimenti finanziari o similari, che non beneficiano in misura sufficiente di Reddito di cittadinanza, Reddito di inclusione attiva o altri sostegni e contributi comunali, che non beneficiano di ammortizzatori sociali e non beneficiano di consegna di borsa spesa o di generi alimentari da parte di associazioni o parrocchie.

Quanto vale il buono spesa a Verona

Il valore del buono spesa a Verona sarà definito in base alla composizione del nucleo familiare. L’ammontare è calcolato in base a quattro settimane di spesa:
– 240 euro per famiglia con 1 solo componente
– 400 euro per famiglia con 2 componenti
– 560 euro per famiglia con 3 componenti
– 720 euro per famiglia con 4 componenti
– 800 euro per famiglia con 5 e più componenti.

Salvo l’eventuale protrarsi dell’emergenza, il buono dovrà essere interamente speso entro il 31 maggio 2020.

Come ottenere il buono spesa a Verona

Per ottenere il buono spesa, i cittadini possono contattare telefonicamente tre numeri che stanno per essere attivati, dichiarando i propri dati e spiegando la situazione di necessità. Gli incaricati addetti alle informazioni peri buoni potranno rivolgere domande specifiche al cittadino, così da ottenere di tutti gli elementi necessari per valutare la richiesta.

Gli uffici dei servizi sociali del comune di Verona, poi, verificheranno la composizione anagrafica del nucleo e decideranno se e quanti buoni assegnare. I buoni verranno consegnati presso il domicilio del richiedente, con la collaborazione di volontari del Centro servizi volontariato, del Terzo settore e della Caritas.

Sul portale del Comune sarà pubblicato l’elenco dei negozi e delle attività commerciali che aderiscono all’iniziativa. I convenzionati saranno sia negozi di quartiere che supermercati, per avere il più ampio numero di disponibilità.

«Ad oggi, nessun cittadino in difficoltà è rimasto senza il sostegno del comune di Verona – ha detto il sindaco Federico Sboarina -. Nessuno è rimasto indietro, grazie anche ad una macchina del volontariato presente sul territorio che non ha eguali in tutta la Regione. Il bonus spesa è un intervento aggiuntivo, che va a coprire nuove situazioni di difficoltà e disagio derivate dalla crisi epidemiologica ancora in atto, un’emergenza che, purtroppo, non è solo sanitaria ma anche economica. Anche su questo fronte stiamo mettendo in piedi un importante sforzo organizzativo, con operatori dedicati solo ed esclusivamente a questo servizio e volontari che consegneranno il buono spesa direttamente a casa dei cittadini. A breve definiremo le caratteristiche del dispositivo con cui si identificherà il buono spesa – ha concluso il sindaco -. È fondamentale che sia un formato non replicabile né falsificabile, perciò sto collaborando con la Guardia di finanza. Dopodiché saremo pronti per partire».

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