Coronavirus, nuovo decreto: multe fino a 3mila euro per chi rompe il lockdown
Multe da 400 a 3.000 euro per chi esce da casa senza un valido motivo autocertificato. Reclusione per chi trasgredisce il divieto assoluto di allontanarsi da casa. Chiusura dell’attività per le imprese che non rispettano le misure di sicurezza.
Sono alcune delle novità introdotte dal decreto-legge “Lockdown Italia” con il quale il Consiglio dei ministri di martedì 24 marzo ha tentato di dare un quadro omogeneo al susseguirsi di provvedimenti anti-Coronavirus degli ultimi giorni. Saranno sempre garantiti la filiera alimentare e i carburanti e non è prevista la confisca di auto, moto e veicoli.
Nel complesso del decreto-legge si ritrovano, dunque, l’ulteriore giro di vite sugli spostamenti al di fuori del proprio domicilio, il fermo alle attività produttive (salvo le eccezioni già previste), il divieto di uscita dal Comune in cui ci si trova e la chiusura di parchi e luoghi di aggregazione. Confermata l’attivazione dell’esercito: i prefetti potranno infatti disporne – informandone prima il ministero dell’Interno- per «assicurare l’esecuzione delle misure di contenimento».
Le novità del decreto
Tra le novità del decreto troviamo le pene applicate alle attività produttive o commerciali, che nel caso in cui non rispettassero le misure governative, si applica, oltre alla sanzione amministrativa, la chiusura dell’attività da 5 a 30 giorni. Se la violazione è reiterata la sanzione amministrativa viene raddoppiata e la chiusura è disposta al massimo dei giorni.
Se a trasgredire le misure di sicurezza, violando intenzionalmente il divieto assoluto di allontanarsi da casa è una persona risultata positiva al Coronavirus, scatta la reclusione da uno a cinque anni, dettata dall’articolo 452, primo comma, n. 2, del codice penale.
Per situazioni particolare di aggravamento del rischio epidemia da Covid-19, i presidenti delle regioni possono applicare ulteriori restrizioni, tramite ordinanze, nel proprio territorio di competenza.