Coronavirus, il Veneto vuole tornare alla normalità. Zaia: «Le scuole possono riaprire»
Dopo una settimana di “stato d’emergenza” il Veneto vuole tornare alla normalità. Il presidente della Regione Luca Zaia ha annunciato che, lunedì 2 marzo potrebbero riaprire scuole, musei, teatri, cinema e chiese. «Le scuole possono tranquillamente riaprire, per quello che mi riguarda — ha detto Zaia — a meno che la comunità scientifica non comunichi un pericolo incombente. Ma avendo rilevato un incremento di contagiati minimale, più della metà dei quali asintomatici, penso che l’ordinanza debba essere revocata».
Il Governatore della Regione, facendo il punto della situazione Coronavirus, ha sottolineato come il dato di 98 contagiati di giovedì 27 febbraio sia positivo (sono 116 la mattina di venerdì 28 febbraio, di cui solo 28 ricoverati ndr.), dal momento che si è registrato un incremento minimale rispetto alla giornata precedente, mercoledì 26 febbraio, di sole dieci unità. Più della metà di coloro che sono risultati positivi ai tamponi non manifesta i sintomi del Coronavirus.
L’altro aspetto positivo, ha evidenziato Zaia, è che non si sta verificando la crescita esponenziale prevista dagli algoritmi. Per questo la Regione ha manifestato la volontà di tornare rapidamente alla normalità, non reiterando l’ordinanza in scadenza domenica primo marzo 2020, ma ribadendo la necessità di «fare un presidio sanitario». «Il virus — ha dichiarato Zaia — ha una bassa letalità: come dice Ricciardi, fatti 100 i contagiati, 80 guariscono senza problemi, 15 avranno bisogno di cure mediche e cinque dovranno essere ricoverati con quadro clinico importante in ospedale».