A Natale 1,1 miliardi di prodotti agroalimentari sulle tavole venete

Le famiglie venete spenderanno oltre 1,1 miliardi di euro, 181 milioni in più rispetto al consumo medio mensile, per acquistare prodotti alimentari e bevande da mettere in tavola durante le festività di Natale. È quanto emerge dall’analisi dell’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese Veneto che, nel dossier “Food economy di MPI e artigianato alimentare nel 2019”, ha rielaborato i dati di Istat, UnionCamere-Infocamere e MIPAAF, su imprese e produzioni alimentari e consumi delle famiglie nell’ultimo anno.

Pane, pasta, carni, salumi, formaggi, verdure, ortaggi, frutta e, soprattutto, dolci e vini, distillati e bevande, tutti prodotti dell’immenso “giacimento” della food economy del Veneto che, in particolare sotto le festività di Natale, registra sostanziose crescite di produzioni e vendite. Un settore, quello dell’agroalimentare, rappresentato in regione da 6.576 imprese artigiane che danno lavoro a 13.102 addetti, con un’offerta enogastronomica 36 prodotti DOP, IGP e STG, ben 374 “tradizionali”, e una capacità export di circa 6 miliardi di euro all’anno.

«I quasi 6 milardi di giro d’affari e l’export in continua crescita – commenta il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Agostino Bonomo – certificano la qualità delle nostre produzioni alimentari, un patrimonio di bontà, varietà e tradizione unico al mondo. Impariamo a esserne orgogliosi e a difendere, tutti insieme, chi lo produce. In questo modo difendiamo il futuro dei nostri territori, delle nostre famiglie e delle nostre imprese e offriamo opportunità di lavoro per i giovani».

Le festività legate al Natale modificano notevolmente le abitudini di spesa anche dei consumatori veneti. A dicembre, infatti, il 95,3% della spesa in prodotti alimentari e bevande delle famiglie è costituita da prodotti alimentari e bevande analcoliche e per il restante 4,7% da bevande alcoliche. In particolare i prodotti più acquistati sono formaggi e latticini con una quota del 6,1% sul totale della spesa in prodotti alimentari e bevande, salumi con il 4,9%, pane con il 4,6% e altri prodotti di panetteria e pasticceria (tra cui rientrano in particolare i dolci da ricorrenza) con il 4,3%, prodotti in cui l’artigianalità rappresenta un importante fattore di qualità.

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