Veneto: la crescita della produzione è debole, preoccupano i mercati esteri

Nel terzo trimestre 2019, rispetto all’anno precedente, la produzione è in crescita del +1,7%. E i mercati esteri fanno preoccupare, minacciati da conflitti commerciali, tensioni geopolitiche, debolezza del settore manifatturiero e Brexit. Prosegue la decrescita dell’indicatore che nel 2018 aveva evidenziato in media d’anno un +3,2% – più 4,1% nel 2017 -, con valori di intensità via via sempre inferiori.

Su base trimestrale l’indice destagionalizzato della produzione industriale è cresciuto del +0,9%. L’analisi congiunturale sull’industria manifatturiera, realizzata da Unioncamere del Veneto, è stata effettuata su un campione di oltre 1.700 imprese con almeno 10 addetti.

«Il quadro che emerge dall’analisi congiunturale del settore manifatturiero del Veneto nel terzo trimestre 2019 è improntato a una crescita moderata e incerta dei principali indicatori economici in un contesto nazionale e internazionale con forti avversità – sottolinea Mario Pozza, presidente di Unioncamere del Veneto -. Abbiamo davanti un periodo di grande insicurezza dovuto ai conflitti commerciali, alle crescenti tensioni geopolitiche, alla persistente debolezza del settore manifatturiero e alla Brexit. Si potrebbe fare di più? Certo, come sistema camerale resta fondamentale l’impegno per il mantenimento di una costante attenzione al monitoraggio del sistema economico regionale e dei suoi territori e per il rafforzamento di comuni strategie di intervento volte allo sviluppo del sistema economico regionale e al continuo miglioramento della sua competitività».

Produzione

Sotto il profilo dimensionale le imprese di piccole dimensioni, quelle che contano dai 10 ai 49 addetti, hanno segnato una variazione del +1,9%, in linea con le medie e grandi imprese – 50 addetti e più – che hanno registrato un +1,5%. Osservando la tipologia di beni la crescita è trainata dalle imprese che producono beni di consumo, in aumento del 5,2%, più contenuto è stato l’aumento per le aziende che producono beni di investimento, in aumento del +1,3%, mentre hanno segnato una variazione negativa le aziende dei beni intermedi, in calo del -1,4%.

A livello settoriale i comparti che hanno registrato una tendenza positiva più marcata sono quelli dell’alimentare e bevande e del marmo, vetro e ceramica, entrambi +5,9%, seguono le macchine elettriche ed elettroniche con +3,9%, la gomma e plastica con +2,3% e la carta e stampa con +2,3%. Negative sono invece le variazioni dei settori mezzi di trasporto, che calano del -4,2%, tessile e abbigliamento con -1,5% e metalli quasi stabili con un calo di appena -0,4%.

Nel terzo trimestre 2019 diminuisce lievemente la quota di imprese che registrano incrementi dei livelli produttivi – 47% contro il 49% del trimestre precedente – e aumenta invece la quota di quelle che dichiarano variazioni negative della produzione – 36% rispetto al 35% dello scorso trimestre -.

Fatturato

Nei mesi luglio-settembre 2019 il fatturato totale ha evidenziato una dinamica positiva del +0,9% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, variazione più debole dei trimestri precedenti. A livello dimensionale la performance migliore ha riguardato le medie e grandi imprese, in aumento del +1,4%, seguite dalle piccole con un minor aumento di +0,6%.

Spiccano le dinamiche positive delle aziende del marmo, vetro e ceramiche, che salgono al +12,6%, dell’alimentare, +3,6%, e del legno e mobile, +3,3%, mentre segnano una variazione negativa i settori tessile e abbigliamento, in calo del -7,6% e mezzi di trasporto, anch’essi in calo del -5%.

Ordinativi

Gli ordinativi totali hanno segnato una performance positiva pari a +1,1% determinata a livello dimensionale dall’andamento delle medio-grandi imprese, in aumento del +1,4% seguite dalle piccole, con +0,9%. Sotto il profilo settoriale spiccano le variazioni dei comparti carta e stampa con +5,7% e mezzi di trasporto con +3,8%. Gli ordinativi provenienti dal mercato interno hanno evidenziato un aumento del +1,3% senza differenza di performance per dimensione aziendale.

A livello settoriale spiccano le dinamiche dei settori mezzi di trasporto, carta e stampa e tessile, rispettivamente con +6,6%, +5% e +4,4%. Performance positiva ma debole per gli ordinativi esteri che registrano un +0,7%, migliore per le piccole imprese con +1,4%, rispetto alle medie e grandi imprese, con +0,5%.

Previsioni

Nel terzo trimestre 2019 le aspettative degli imprenditori per i successivi tre mesi risultano in leggero miglioramento rispetto al trimestre precedente. Per il fatturato e gli ordini esteri il saldo tra coloro che prevedono un incremento e coloro che si attendono una diminuzione è risultato positivo – rispettivamente +0,5 p.p. e +0,6 p.p. – mentre per gli ordini interni e la produzione il saldo ha registrato valori negativi ma in miglioramento rispetto al trimestre precedente, con -5,6 p.p. e -2 p.p.

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