Atlantia, l'ad Castellucci lascia. Benetton: «Siamo sotto shock»
Atlantia volta pagina dopo la bufera scatenata dagli sviluppi dell’inchiesta sul crollo del ponte di Genova e dalle nuove misure cautelari a carico di dipendenti delle controllate Aspi e Spea. L’a.d. Giovanni Castellucci nel corso di un cda straordinario durato oltre 5 ore si è dimesso da amministratore delegato e direttore generale dell’azienda, dopo 18 anni trascorsi nel gruppo.
Al termine di una giornata all’insegna della tensione il titolo in Borsa ha comunque chiuso a +1,57% (a 20,76 euro), dopo aver accumulato in due giorni una perdita del 15%. «È una settimana che siamo sotto shock per quello che appare dai comunicati della giustizia. Speriamo che si chiarisca», aveva commentato nel pomeriggio Luciano Benetton, preannunciando l’arrivo di «qualche cambiamento».
E i cambiamenti si faranno sentire sin da subito. Fino alla nomina di un nuovo amministratore delegato, il cda ha deciso di trasferire le deleghe esecutive a un comitato composto dal presidente Fabio Cerchiai e dai consiglieri Carlo Bertazzo, Anna Chiara Invernizzi, Gioia Ghezzi e Carlo Malacarne, mentre Giancarlo Guenzi, già direttore finanziario, è stato nominato direttore generale.
La svolta è arrivata dopo le novità giudiziarie, che hanno fatto emergere una serie di manipolazioni nei rapporti sullo stato di salute di alcuni viadotti e hanno rimesso nell’occhio del ciclone Autostrade per l’Italia insieme alla controllata Spea, responsabile proprio della manutenzione, ridando fiato alla fazione all’interno del governo (lato M5s) che da tempo chiede a gran voce la «revoca» della concessione di Aspi.