Crac banche venete, Cisl e Adiconsum aprono gli sportelli per gli indennizzi

Crac delle banche venete: Cisl e Adiconsum aprono gli sportelli per aiutare i risparmiatori a presentare la domanda di indennizzo. Saranno attivi da lunedì 9 settembre nelle principali sedi Cisl della Marca (Treviso, Montebelluna, Conegliano e Castelfranco) gli sportelli dedicati al supporto nella compilazione delle domande al Fondo indennizzo risparmiatori (Fir), lo strumento previsto dall’ultima Legge di Bilancio che destina oltre un miliardo e mezzo di risarcimento ai risparmiatori che hanno visto andare in fumo i propri risparmi investiti in azioni e obbligazioni delle banche messe in liquidazione coatta amministrativa. Una vicenda che ha lasciato pesanti conseguenze in Veneto con decine di migliaia di investitori che hanno perso tutto dopo il fallimento di Veneto Banca e della Popolare di Vicenza.

Per gli azionisti l’indennizzo è del 30% del costo di acquisto delle azioni; per gli obbligazionisti che avevano acquistato obbligazioni subordinate del 95%, entro il limite massimo di 100.000 euro. Per chi ha un reddito inferiore ai 35.000 euro o un patrimonio mobiliare inferiore ai 100.000 euro gli indennizzi saranno automatici. Tutti gli altri, invece, dovranno presentare domanda entro il 17 febbraio 2020 attraverso un sito internet istituito dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Pratica non semplice, soprattutto per chi non ha dimestichezza con il web, in cui allegare le prove dell’avvenuta violazione del testo unico in materia finanziaria e la certificazione del possesso dei titoli azionari o obbligazionari, da richiedere a Intesa San Paolo, l’istituto di credito che ha rilevato la Popolare di Vicenza, o alla Liquidazione Coatta per quanto riguarda i truffati di Veneto Banca, operazione che può richiedere anche un mese e mezzo di tempo.

“Anche per questo motivo – dichiara il segretario della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini – abbiamo già aperto le agende per fissare gli appuntamenti nei nuovi Sportelli Cisl-Adiconsum: la presentazione della domanda richiede precisione e completezza di tutti i documenti necessari – pena il rischio del rigetto -, ma anche il rispetto della tempistica imposta dal Ministero. Riteniamo importante dare il nostro contributo come Confederazione per supportare le migliaia di cittadini dei nostri territori coinvolti, loro malgrado, nella più grande distruzione di risparmio del Paese. La risposta del Governo va nella direzione giusta ma non basta e, soprattutto, non potrà mai sostituire le responsabilità di chi ha amministrato queste banche e di chi doveva vigilare perché ciò non accadesse, Banca d’Italia e Consob in primis. Gli Sportelli offriranno informazioni e istruzioni per la presentazione della domanda di indennizzo. Ancora una volta il sindacato agisce come intermediatore sul territorio per aiutare pensionati, lavoratori e cittadini che potranno ottenere un parziale ristoro alla comunque irrimediabile distruzione dei risparmi di una vita”.

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