Ascopiave e Hera, al via l'alleanza: oltre 1 milione di contratti a Nordest
Il nuovo gigante dell’energia a Nordest diventa realtà: i consigli di amministrazione di Hera e Ascopiave hanno approvato il 30 luglio 2019 l’accordo quadro per dare vita, attraverso la joint venture EstEnergy, a una partnership commerciale nel settore energia e gas con oltre un milione di clienti. L’accordo era stato annunciato il 17 giugno scorso.
L’operazione prevede lo scambio tra Hera e Ascopiave di asset di pari valore, strategici per lo sviluppo delle due società nelle attività commerciali energy, da un lato, e nella distribuzione gas, dall’altro. Sul fronte commerciale energia è prevista la creazione di un unico operatore per le attività commerciali nelle regioni del Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia.
Questo avverrà attraverso EstEnergy, già oggi società controllata congiuntamente da Ascopiave e Hera Comm, che verrà così a detenere circa 795 mila contratti gas e circa 265 mila contratti elettrici, superando così la soglia del milione di contratti. EstEnergy, quando pienamente operativa, avrà un Ebitda consolidato pari a circa 69 milioni di euro su base 2018, escludendo il contributo delle società detenute con quote di minoranza. Il capitale sociale di EstEnergy sarà detenuto per il 52% dal Gruppo Hera e per il 48% da Ascopiave.
Inoltre, alla data del closing Ascopiave acquisirà una quota pari al 3% del capitale di Hera Comm, acquisendo il diritto alla nomina di un membro del consiglio di amministrazione. Allo stesso tempo Hera Comm acquisirà direttamente il 100% del capitale di Amgas Blu, attiva nella provincia di Foggia.
Il riassetto delle attività della distribuzione gas prevede, invece, l’acquisto da parte di Ascopiave dal Gruppo Hera di un perimetro di concessioni che comprende 188 mila utenti in Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Tramite tale operazione il gruppo Ascopiave gestirà direttamente circa 775 mila utenti e oltre 12 mila chilometri di rete. Le parti prevedono di arrivare a completare l’operazione entro il termine del 31 dicembre 2019.