Procuratie vecchie, il progetto Chipperfield-Generali ha il via libera del Comune

Doppio via libera per il progetto di recupero delle storiche Procuratie vecchie in Piazza San Marco a Venezia, commissionato da Generali allo studio David Chipperfield Architects Milano nel 2017. Nel gennaio 2019 ha ottenuto l’autorizzazione da parte della soprintendenza di Venezia e Laguna, e ora ha ora ricevuto anche il permesso di costruire da parte del Comune di Venezia.

Per la prima volta dopo 500 anni una larga parte delle Procuratie Vecchie sarà resa accessibile al pubblico, e ospiterà le attività di The Human Safety Net, l’iniziativa di responsabilità sociale della compagnia assicurativa. L’intervento prevede il restauro del primo e del secondo piano, la riorganizzazione dell’accessibilità e della fruibilità dell’edificio attraverso l’inserimento di nuovi corpi scale, il rinnovato ingresso centrale al terzo piano con accesso alle corti in quota.

Al terzo piano saranno inseriti spazi espositivi aperti al pubblico e collegati alla Fondazione The Human Safety Net, con spazi di lavoro e un auditorium. L’opera di restauro recupererà materiali originali veneziani e lavorazioni tradizionali coinvolgendo aziende specializzate e artigiani locali. I pavimenti, per esempio, saranno in terrazzo alla veneziana e pastellone.

Il progetto di Chipperfield si integra con quello del 2009 dell’architetto Gretchen Harnischfeger Alexander, tutt’ora in corso di realizzazione, che prevede la ristrutturazione della facciata principale su piazza San Marco, così come di alcune facciate interne, alcuni interventi strutturali e un nuovo sistema di protezione antincendio.

Le Procuratie Vecchie, che si sviluppano lungo l’intero lato nord di Piazza San Marco, sono state progettate dall’architetto Bartolomeo Bon e in seguito da Jacopo Sansovino nella prima metà del sedicesimo secolo, sotto il programma di renovatio urbis del Doge Andrea Gritti.

Il complesso delle Procuratie Vecchie di proprietà Generali comprende circa 12.400 mq di superficie complessiva lorda, che occupano all’incirca l’85% delle superficie complessiva della porzione dell’edificio che chiude il lato nord di Piazza San Marco, pari a 43 delle 50 arcate esterne, per un’estensione di 152 metri.

«Il progetto che annunciamo oggi rientra nella visione più ampia del recupero dell’intera area Marciana, di cui con orgoglio e passione ci siamo fatti promotori – affermano il presidente di Generali Gabriele Galateri di Genola e il ceo Philippe Donnet -, e favorirà nuove opportunità di sviluppo per la città».

Per il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro si tratta di «un bell’esempio di rapporto tra pubblico e privato, realizzato secondo il principio di sussidiarietà. Questa sinergia ha due valenze fondamentali: sviluppa l’occupazione nel cuore della città storica ed è un investimento di alto valore sociale».

David Chipperfield aggiunge: «Lavorare su questo straordinario edificio con un cliente così dedito alla città di Venezia continua ad essere un grande privilegio. Negli ultimi due anni siamo giunti ad una migliore comprensione e rispetto delle complessità dell’edificio celato dietro la sua grande facciata pubblica. Nell’adattare l’edificio per accogliere un programma più pubblico per The Human Safety Net, abbiamo cercato di trovare un equilibrio tra le esigenze infrastrutturali e il restauro e la ristrutturazione della struttura storica. Siamo spinti dalla doppia ambizione di riunificare l’opera architettonica e l’identità dell’edificio come luogo di lavoro, incontro e dialogo per la città».

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