Crisi del retail Usa, Diesel cambia strategia e punta a un «fresh start»

Le vendite sono in picchiata: Diesel Usa è vittima della crisi del retail americano, ma punta alla ricostruzione. L’azienda di Breganze, in provincia di Vicenza, ha presentato richiesta volontaria di ristrutturazione. Il «Chapter 11» della legge fallimentare offre l’opportunità alle imprese di riorganizzarsi, conservando la propria attività d’impresa e operatività quotidiana.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, «Diesel Usa è “un’altra vittima” della seconda ondata di crisi del retail americano». «La sua bancarotta – riferisce l’agenzia di stampa – arriva in un momento in cui diverse catene sopravvissute alla prima apocalisse del commercio al dettaglio sono tornate sotto i riflettori. È il caso del retailer di calzatures Payless Inc, che sta chiudendo 2.500 negozi, o di Victoria’s Secret e Gap, che sono tra coloro che intendono ridurre il proprio network».

Diesel afferma che la riorganizzazione è un passo fondamentale per costruire un business più sano, un «fresh start», per costruire un brand dinamico e in linea con il mercato, e per ridefinirne la sua posizione.

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