Porto di Venezia, firmato memorandum d'intesa con il Pireo

I porti di Venezia e Atene sono più vicini. Pino Musolino, presidente dell’Autorità portuale dell’Adriatico settentrionale, e il suo omologo capitano Fu Chengqiu, ceo dell’Autorità Portuale del Pireo, hanno siglato nella capitale greca un memorandum d’intesa finalizzato a potenziare i rapporti e i traffici tra i due scali portuali.

Con la sigla dell’accordo le due parti s’impegnano a dar vita a una cooperazione stabile e reciproca, per sviluppare i rispettivi porti e servizi portuali, supportando politiche di connettività infrastrutturale e servizi portuali. Il memorandum mira anche a migliorare lo scambio di buone pratiche e conoscenze in ambito di gestione portuale nei campi dell’information technology, dell’attrazione degli investimenti e della comunicazione.

«In uno scenario prossimo che vede un vigoroso aumento dei traffici tra Asia ed Europa lungo la nuova Via della Seta marittima – commenta Pino Musolino -, è necessario puntare con decisione sulla razionalizzazione delle catene logistiche, partendo dagli scali portuali e dai collegamenti viari con i mercati interni, per accorciare le distanze, abbassare i costi di trasporto, togliere camion dalle strade e migliorare la sostenibilità ambientale dei traffici. Venezia, che è indicata come punto di arrivo via mare dalla strategia cinese Belt Road Initiative, anche in quanto scalo più vicino ai mercati dell’Europa centrale e snodo primario nella rete infrastrutturale europea TEN-T, si muove da tempo in questo senso, lavorando quotidianamente con operatori privati ed enti gestori per dare concretezza e sostanza al flusso commerciale tra Europa, Mediterraneo ed Estremo Oriente».

Musolino prosegue affermando che «con questo accordo, che si somma alla collaborazione siglata negli scorsi mesi con Cosco Shipping per un collegamento settimanale Pireo-Venezia, vogliamo dimostrare che lo sviluppo dei traffici richiede primariamente accordi commerciali, ottimizzazione dei servizi e interventi infrastrutturali mirati. È questa la strada per creare valore per la nostra economia e per il nostro territorio, oltre che per uscire da una visione della crescita viziata e autoreferenziale che, a Venezia e in Italia, ha visto sempre al primo posto la costruzione di opere elefantiache e dispendiose».

Aggiunge Fu Chengqiu: «Il porto del Pireo, il maggiore scalo della Grecia e del Mediterraneo orientale, è uno snodo di collegamento ideale tra l’Asia e l’Europa centrale e orientale. È il primo hub per le più grandi navi porta-container in servizio diretto Europa-Far East dopo aver attraversato il Canale di Suez e offre soluzioni di trasporto intermodali ed efficienti servizi ad alto valore aggiunto per le merci, che possono viaggiare su strada, ferrovia e via mare».

Per il ceo dell’Autorità Portuale del Pireo «la scelta di stabilire una cooperazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale mira a rafforzare i rapporti commerciali tra Asia e Mediterraneo e a potenziare il ruolo dei porti come motori di sviluppo per l’economia europea. Grazie all’attuale piano di investimenti, il porto del Pireo intende favorire nei prossimi anni la crescita dell’economia locale e regionale, sviluppando ogni aspetto dell’industria marittima compresi i container, la cantieristica, la logistica, la crocieristica e i traghetti».

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