In Veneto 10 morti sul lavoro ogni mese: l'incremento più alto d'Italia
È un primato di cui si farebbe volentieri a meno. Il Veneto guida la classifica delle regioni dove si registra il maggior incremento di incidenti mortali sul lavoro rispetto all’anno precedente. Il dato emerge dall’ultimo rapporto dell’Inail: dal 2017 al 2018, le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate in Veneto nei primi dieci mesi dell’anno sono salite da 75 a 100, con una crescita del 25%.
Una media di 10 morti sul lavoro ogni mese. E cioè «assai più che a livello nazionale, dove il pur consistente incremento si attesta al 9,4%», scrive la Cgil Veneto commentando «la vergogna di essere la prima Regione italiana per morti sul lavoro».
Verona la provincia più pericolosa
La provincia più colpita è Verona (25 casi) seguita da Padova e Treviso (17), quindi Venezia (15), Vicenza (13), Belluno (7) e Rovigo (6). In crescita anche il numero complessivo degli infortuni sul lavoro, che passano dai 62.423 del 2017 ai 63.755 del 2018 (+2,13% contro +0,2% del dato nazionale).
A livello provinciale, la classifica degli infortuni non mortali è guidata da Verona (13.449 infortuni), seguita da Vicenza (12.180), Padova (11.921), Treviso (11.264), Venezia (10.622), Belluno (2.305), Rovigo (2.014). Per il segretario della Cgil veneta Christian Ferrari «la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro rappresentano la priorità delle priorità».
Alessandro Macciò