Padova, arriva Da Vinci 2: il robot-chirurgo che fa 400 operazioni all'anno
È stato inaugurato il 12 settembre all’Azienda Ospedaliera di Padova il secondo robot-chirurgo Da Vinci, macchina dal valore di 3 milioni 900 mila euro che è in grado di compiere, guidata da un chirurgo, 400 operazioni all’anno con i suoi quattro bracci meccanici. Arti che non tremano mai, a differenza di quelli umani. La macchina si affianca all’altro robot, il primo Da Vinci, già in funzione dal 2005, che esegue 300 operazioni all’anno e che opera oltre che a Padova, anche a Verona, Vicenza, Treviso e Mestre.
A inaugurare il nuovo «gioiellino» c’erano il vicepresidente della Fondazione Cariparo (che ha sostenuto le maggiori spese per il macchinario) Donato Nitti, il presidente della Regione Veneto (che vi ha investito 700 mila euro) Luca Zaia, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Luciano Flor, il rettore dell’Università di Padova Rosario Rizzuto e il primario di Chirurgia Toracica Federico Rea.
Da Vinci 2 sarà utilizzato dalle equipe mediche di dodici reparti, e può operare in undici diverse specialità chirurgiche compresi i trapianti di rene e pancreas, la riparazione della valvola mitralica, il posizionamento dei bypass aorto-coronarici e gastrici, la correzione di difetti cardiaci, la demolizione di tumori. Ma servirà anche a formare giovani chirurghi: infatti le postazioni di controllo remoto sono due. Su una lavora il chirurgo titolare, sull’altra può essere formato il giovane, sotto la guida del collega anziano che può decidere in quali fasi dell’intervento consentirgli di essere attivo e in quali no.