Porto Marghera, attiva la torcia Arkema per un'anomalia alla centrale Engie

Una fiamma azzurra sul petrolchimico di Porto Marghera si è accesa questa mattina, alle ore 6.30 di mercoledì 27 giugno. La spiegazione arriva dal Comune di Venezia, che attraverso la centrale operativa della polizia locale informa che ad accendersi è stata «la fiaccola CB2 della società Arkema di Porto Marghera a causa di un’anomalia alla centrale Engie». Arkema è una multinazionale francese della chimica che nella terraferma veneziana ha uno dei suoi sette impianti produttivi italiani. Engie è una centrale di cogenerazione della potenza di circa 6,2 MWe al servizio dello stabilimento di Porto Marghera.

L’energia, sia elettrica che termica – che è frutto della combustione del gas povero – viene elaborato chimicamente, rendendo possibile la produzione di circa 48.000 MWh/anno di elettricità e 55.000 MWh/anno di energia termica. «La fiaccola brucia gas povero – si legge nella nota diramata dal Comune di Venezia – costituito da una miscela composta da azoto (60%) idrogeno (30%) e monossido di carbonio (8%) la cui portata è ampiamente all’interno della capacità di combustione della torcia, che produce durante la combustione una tenue fiamma azzurra poco visibile di giorno».

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