Veneto, 170 morti sul lavoro dal 2015. Zaia, «piano sulla sicurezza in una settimana»

Centosettanta morti dal 2015, «un bollettino di guerra». Ventisei solo nel 2018, triste primato italiano. Mentre a Padova le Acciaierie Venete restano chiuse per fare luce sul gravissimo incidente di domenica 13 maggio e confermano l’intenzione di chiedere la cassa integrazione per circa 350 dipendenti, ieri a Venezia il governatore Luca Zaia ha inaugurato gli stati generali della sicurezza con sindacati, industriali, artigiani, commercianti, agricoltori, Inail e Spisal. I dati sono allarmanti: nel triennio 2014-16, infatti, il Veneto registra un tasso di 18,70 incidenti sul lavoro ogni mille addetti (superiore di due punti alla media nazionale) e si piazza al quinto posto di questa poco edificante classifica dietro alla provincia di Bolzano (prima con un tasso di 24,59 incidenti) e alle regioni di Emilia Romagna, Umbria e Toscana.

Zaia: «Bollettino di guerra»

Sempre su mille addetti, in Veneto si contano 5,50 infortuni gravi; lo 0,16% di questi comporta postumi permanenti o mortali. Un quadro che per la Cgil rende indispensabile il potenziamento degli Spisal. «Siamo di fronte a un vero e proprio “bollettino di guerra” – ammette Zaia – Nel giro di una settimana daremo vita a un piano operativo per ridurre le morti nei luoghi di lavoro e stabilire concretamente chi deve fare cosa. Non si tratta solo di aumentare gli ispettori degli Spisal, bisogna investire nella prevenzione». Oggi, intanto, i metalmeccanici del Veneto manifestano a Venezia.

I «buoni» dati dell’artigianato

A sorridere sembrano essere solo gli artigiani. Con gli incidenti sul lavoro che sono passati dai 21mila del 1999 ai 7.5oo del 2017: -64,3% in 18 anni.  «Questo è il traguardo straordinario raggiunto dalle imprese artigiane venete in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro portato, come esempio di buona prassi, dal presidente di Confartigianato Imprese Veneto Agostino Bonomo in occasione della convocazione straordinaria del tavolo istituzionale regionale in materia di sicurezza sul lavoro convocato dal Governatore Luca Zaia per un confronto operativo sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, in riferimento ai recenti gravi infortuni verificatisi nel territorio regionale» spiega la nota di Confartigianato.

«Infortuni, morti sul lavoro non sono mai abbastanza pochi -dichiara Bonomo-. Rimane chiaro che tutti assieme dobbiamo puntare all’”eventi 0”. Così come è chiaro però che ci si deve arrivare attraverso un percorso che l’artigianato veneto ha decisamente intrapreso con successo. Le statistiche dell’Inail -prosegue- fotografano una tendenza straordinaria. Vero che, nello stesso periodo, si è registrata una diminuzione significativa degli occupati, che in Veneto nell’artigianato sono scesi del 17,9%. Ma i cali occupazionali sono nettamente inferiori a quelli degli infortuni. E gran parte del merito va alle azioni di formazione/informazione e tutela garantite in questi anni dagli enti bilaterali (EBAV ed Edilcassa) che in materia di sicurezza e prevenzione hanno investito milioni di euro. Oggi che anche l’artigianato rivede l’aumento del lavoro, vanno individuati sistemi di controllo e di gestione adatti alla situazione».

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