Ovs allarga la rete di vendita. Costi in crescita e niente dividendo

Il cda di Ovs ha approvato il bilancio 2017, un anno caratterizzato dai forti investimenti nell’allargamento del network di vendita. Costi che hanno appesantito i conti portando alla decisione di proporre all’assemblea dei soci la distribuzione del dividendo per l’esercizio chiuso ufficialmente il 31 gennaio 2018. L’espansione ha portato le insegne del gruppo veneziano a toccare un totale di 307 negozi all’estero, con l’aggiunta della conversione dei negozi svizzeri e sloveni di Sempione Fashion AG (precedentemente Charles Vögele). Il fatturato estero è così pari a 58.8 milioni, in crescita del 345 sul 2016. Le vendite nette totali hanno invece raggiunto 1 miliardo 525 milioni di euro, con un incremento del 12%. Cresce meno l’Ebitda, pari a 196,5 milioni (+5,3%). Il risultato netto rettificato ammonta ad 106,5 milioni di euro, in crescita di 14,7 milioni (+16,0%).

 

«Consumi Italiani ancora deboli da un lato – spiega l’ad di Ovs Stefano Beraldo –, settore soggetto a profonde trasformazioni dall’altro, situazione climatica non favorevole ed elevate presenze di stock presso la concorrenza e forti promozioni, hanno comportato un 2017 caratterizzato da un mercato dell’abbigliamento Italiano in contrazione dell’1,3%, e molto volatile, con i mesi di ottobre e gennaio in forte contrazione (rispettivamente -8,6% e -5%). Ancor più significativa la contrazione del mercato dell’abbigliamento in Svizzera, mercato di riferimento del principale franchisee di OVS, Sempione Fashion AG (ex Charles Vögele), dove la contrazione nel 2017 è stata addirittura del -5,2%. Entrambi i mercati sono stati sottoposti a una significativa pressione sui margini, conseguenza di un ulteriore aumento di competizione dei diversi attori, e da una diminuzione del traffico nei negozi in parte dovuta alla crescita del canale online».

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