Fisco, in Veneto addizionali e imposte cresciute del 39% in quattro anni

Il Veneto è la regione più virtuosa d’Italia sul fronte del lavoro irregolare, con un tasso di circa il 9%, contro una media nazionale del 13,3%. Il tasso di evasione fiscale nel Nordest è del 12,7% a fronte di una media italiana del 14,5%, con una punta di oltre il 21% della Calabria. La pressione fiscale locale nelle regioni del Nordest è dell’8,4%, mentre la media nazionale è del 9,7%. Guardando ai capoluoghi, a Venezia tra il 2012 e il 2016 le addizionali e le imposte regionali e comunali sono aumentate del 39,3%.

Il rapporto di Confcommercio

Sono alcuni dei dati contenuti nel Rapporto sul fisco del Centro Studi di Confcommercio Imprese per l’Italia presentato oggi a Roma nella sede della Confederazione alla presenza del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e del direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini. Ad aprire i lavori, il presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia Carlo Sangalli, che ha fissato in tre punti la strada per raggiungere una concreta semplificazione fiscale: il riordino in testi unici di tutte le disposizioni fiscali; la stabilità nelle disposizioni che impongono gli adempimenti fiscali; la non retroattività delle disposizioni tributarie. E soprattutto che i controlli fiscali non finiscano per incrementare ulteriormente gli oneri burocratici a carico delle imprese. Dove questi ultimi sono più farraginosi e complessi, dov’è presente una maggiore pressione fiscale e dove i servizi pubblici sono più inefficienti, ci sono un minore senso civico e una maggiore tendenza all’evasione.

In gioco ci sono 43 milioni di evasione da recuperare. In un intervallo da 0 a 1, il Veneto, è tra le regioni in cui il senso civico ed economico è più elevato, con un livello pari a 0,49 contro un livello di 0,17 della Puglia (il più basso) e di 0,61 del Trentino Alto Adige (il più alto). La media nazionale si ferma a 0,42. L’indice di fiducia delle famiglie venete nelle istituzioni è in linea con il dato nazionale (0,34 regionale contro 0,35 nazionale), quello rivolto alla qualità dei servizi è superiore (0,73 contro una media nazionale di 0,55), mentre la fiducia sulla sanità pubblica arriva allo 0,40 rispetto a una media nazionale di 0,34. La nostra regione, in un intervallo tra 0 e 1, è invece al primo posto in Italia per facilità di adempimento spontaneo dell’obbligo fiscale, con un livello di 0,56 contro una media italiana di 0,34. «Mi fa piacere che il Veneto abbia processi burocratici più snelli rispetto al resto d’Italia, ma siamo ancora lontani dalla sufficienza – dichiara il presidente di Confcommercio Veneto Massimo Zanon – Rimane il fatto che il carico fiscale è sempre altissimo, e direi ce questo non dipende direttamente dalle amministrazioni locali: se Roma taglia risorse verso questi ultimi, è chiaro che in qualche modo Regione e Comuni debbano rilanciare da qualche parte».

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