Treno delle Dolomiti, due ipotesi di tracciato fra Calalzo e Cortina
Il Treno delle Dolomiti prende forma: sono due le ipotesi di tracciato per collegare rapidamente con i binari Calalzo e Cortina, che si appresta ad ospitare i mondiali di sci nel 2021. Ma per quella data molto difficilmente il progetto potrà essere realtà: i cantieri però, secondo la Regione Veneto, potrebbero essere per allora ben avviati. Le ha presentate il presidente Luca Zaia ad aver presentato i due tracciati. Una volta riportati i binari fino alla Regina delle Dolomiti, si aprirebbe la possibilità di connettere Cortina e Dobbiaco e la Val Pusteria, come previsto dall’intesa siglata nel febbraio 2016 fra Regione Veneto e Provincia autonoma di Bolzano.
Il primo tracciato passa per la Val Boite, il secondo per la Val d’Ansiei. Il tracciato ferroviario della Val Boite ha una lunghezza di 33 km, un tempo di percorrenza stimato in 40 minuti, 5 fermate (Valle – Vodo – Borca San Vito – Cortina Centro) e un investimento previsto di 710 milioni di euro (al netto di Iva ed espropri). Il percorso della Val d’Ansiei è lungo invece 48 km, serviranno 58 minuti per effettuarlo, avrà 7 fermate (Domegge – Lozzo – Cima Gogna – Auronzo – Tre Cime – San Marco – Cortina Centro), per un investimento di 745 milioni.
«Non si tratta di cifre impossibili – ha sottolineato Zaia – se sapremo mettere insieme, attraverso quel gioco di squadra che noi auspichiamo, risorse comunitarie, statali e regionali. È l’opportunità per far uscire questo territorio dall’isolamento, ripristinando la strada ferrata tra Cortina e Calalzo, seppure in un sedime diverso da quello di un tempo, perché oggi occupato dalla pista ciclabile delle Dolomiti che dovrà essere ulteriormente valorizzata proprio dall’integrazione con i servizi ferroviari. Ma soprattutto collegando Venezia a Cortina, con un servizio di trasporto pubblico che avrà tempi di percorrenza di poco superiori alle due ore, risultando così competitivo nei confronti delle automobili, garantendo meno traffico, meno inquinamento, meno caos. E poi, da Cortina, si potrà creare un nuovo valico alpino, verso l’Alto Adige, l’Austria e la Svizzera: uno scenario che, concretizzandosi, darà un futuro nuovo a questa terra e ai suoi abitanti».
Entro la fine del mese di settembre 2017 la Regione intende chiudere la fase di consultazione con il territorio, raccogliendo tutti pareri, facendo sintesi e decidendo su quale dei due tracciati proseguire con le successive fasi progettuali. «Se non ci saranno intoppi e se tutti i soggetti pubblici e privati interessati si dedicheranno con convinzione alla realizzazione di questo progetto – ha detto Zaia –, nel giro di otto/dieci anni l’opera potrebbe essere conclusa».
Foto: Cortina d’Ampezzo, Di Snowdog – Opera propria, Pubblico dominio, via Wikimedia Commons