Meteo pazzo? Una sola app per tutte le tue webcam preferite
Il meteo, soprattutto in questa stagione, fa letteralmente impazzire gli italiani. Sprazzi d’estate, colpi di coda dell’inverno. Per gli appassionati di meteorologia è ora possibile tenere sotto controllo le condizioni del tempo nelle nostre località preferite in una sola schermata grazie a FlashBeing, la app che consente di rimanere costantemente aggiornati sui propri interessi e attività. FlashBeing ha infatti introdotto una nuova funzione che consente di aggregare e inglobare contenuti di parti terze. «Abbiamo sviluppato il primo sito web che utilizza il protocollo Connected Web, un’alternativa ai classici sistemi di feed, RSS e Atom – spiega Matteo Biasi, 22 anni, Ceo di FlashBeing -. WorldFrames (http://worldframes.co/), in pratica non ha una sua interfaccia, ma permette di importare, raggruppare e gestire i vari feed delle webcam in FlashBeing (o nelle future piattaforme che supporteranno il formato Connected Web). La piattaforma riesce a mostrarli in modo nativo, come se fossero stati direttamente pubblicati in FlashBeing. Io ad esempio seguo costantemente il tempo sulle Dolomiti, a Londra e in Silicon Valley».
Gli undicimila utenti che a due mesi dal lancio hanno installato FlashBeing possono compiere il passaggio in quattro semplici fasi: 1) cercare WorldFrames sul motore di ricerca interno a FlashBeing 2) Cercare su «Sezioni» la webcam che si desidera 3) Aggiungere la webcam a uno o più gruppi sorgenti 4) Godersi in un’unica schermata le immagini live da tutto il mondo.
Il protocollo Connected Web
WorldFrames è un’ottima dimostrazione delle potenzialità di Connected Web, protocollo sviluppato da Biasi con un team di studenti dell’Università di Bolzano. «Quello che il Connected Web vuole fare è diventare il nuovo standard per la condivisione dati di strumenti connessi nella rete, tra cui sì siti, ma anche oggetti IOT. Per esempio un produttore di un oggetto IOT può risparmiarsi di studiare un’interfaccia grafica e lo sviluppo di una sua app, distribuendo direttamente le informazioni tramite Connected Web e lasciando fare tutto il resto a piattaforme come FlashBeing capaci di leggere il formato». Ma non è questa l’unica novità di FlashBeing a soli due mesi dalla prima release. Gli oltre 11mila utenti che hanno scaricato l’applicazione possono ora connettere i calendari di terze parti direttamente in Flashbeing. Connettere i calendari è facile: basta accedere alle Impostazioni, di qui a Funzioni e a Time. Qui è possibile aggiungere calendari tra cui quello di Google e Outlook.
L’applicazione sviluppata da Matteo Biasi consente di unire in un’unica interfaccia le news che seguiamo, collegando notizie, comprese quelle provenienti dai social, conversazioni con colleghi e amici, agenda. Premiata nell’Apple Store in seconda posizione tra le «nuove App che adoriamo» e prima nella categoria «Semplificati la vita», FlashBeing è in grado di portare a una diminuzione del traffico dati consumato di circa 1 GB al mese, a una diminuzione dell’energia utilizzata con un conseguente risparmio di batteria del 30% e a una diminuzione dei tempi di attesa del 70%. «I dati in nostro possesso dicono che gli utenti passano molto tempo sulla App che appare intuitiva e interessante. Chi entra in FlashBeing insomma tende a utilizzarla per sostituire tutte le altre. Esattamente il nostro obiettivo: permettere alle persone di perdere meno tempo online unificando l’esperienza di navigazione tra le app»
Un team tra i 18 e i 22 anni
FlashBeing è una startup con sede a Bolzano composta da un team giovanissimo. Il fondatore è Matteo Biasi, 22 anni, Ceo della società, che programma dall’età di 15 anni. Precedentemente a FlashBeing ha sviluppato MBBlog, un Cms open source e database free, e ha lavorato come responsabile dello sviluppo software nella startup Bookasface.
Questi gli altri componenti del team: Alberto Giaier, 18 anni, già founder di EventMap, e chief product officer di FlashBeing; Fabrizio Rocca, 21 anni, studente della facoltà di Scienze e Ingegneria dell’Informazione di Bolzano, software developer; Andrea Gerards, marketing manager di 19 anni, studente di economia aziendale e management presso l’università Bocconi di Milano. Dopo aver raccolto un primo round di finanziamento da 250 mila euro ora FlashBeing è in trattativa per un ulteriore investimento di mezzo milione di euro che gli consenta, dopo il lancio, di raggiungere velocemente il mercato europeo.