Confturismo Veneto: «Irpef sopra i 15mila euro per la pedemontana»
Favorevole alla realizzazione della Pedemontana, ma, se l’addizionale Irpef diventerà strutturale, si dovrà allargare la platea dei contribuenti ai redditi superiori ai 15mila euro. Lo chiede Confturismo Veneto in una nota indirizzata alla Regione. Il presidente della Confederazione delle imprese turistiche, Marco Michielli, è favorevole all’idea di sostenere il completamento della Pedemontana Veneta e valuta positivamente l’intento prudenziale della leva fiscale (“Avendo tuttavia chiesto al Governo un continuato, sostitutivo sostegno finanziario”).
«La Pedemontana è un’opera strategica per l’assetto viario veneto e italiano – dichiara Michielli – Ci permettiamo invece alcune considerazioni su un eventuale consolidamento della leva fiscale a carico della minoranza dei contribuenti veneti (23,30%), negli anni successivi».
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«Il sostegno richiesto per il completamento della Superstrada, che chiede un intervento consistente alla fasce di reddito più elevato, ci sembra corretto – si legge nella nota di Confturismo Veneto – il sostegno negli anni successivi, che invece riguarda ad esempio anche le prestazioni legate al sociale, al trasporto pubblico locale, al diritto allo studio e altro, riteniamo debba prevedere la partecipazione fiscale di tutti i cittadini veneti, con varie gradualità e con reddito superiore ai 15mila euro».
«Sembrerebbe infatti che l’addizionale si possa trasformare da misura fiscale temporanea e funzionale per un intervento viario considerato strategico a misura fiscale strutturale per il sostegno di interventi posti a favore della generalità del Veneto, richiedendo a nostro avviso una partecipazione fiscale di tutti i cittadini veneti, con varie gradualità».
»Escludendo giustamente l’applicazione dell’addizionale IRPEF per i redditi della fascia debole fino a 15.000,00 euro- prosegue Confturismo Veneto – riteniamo opportuno valutare che lo scaglione di reddito oltre 15.000,00 euro e fino a 28.000,00 euro partecipi dal 2019 (per le misure strutturali di sostegno alla Regione) con una pur minima addizionale IRPEF (per es. tra 0,80 e 1,20 punti percentuali)».
«Il Veneto siamo tutti noi – conclude Michielli – se desideriamo che la nostra Terra continui ad essere la migliore delle realtà in cui vivere, e in cui accogliere i nostri ospiti, dobbiamo pensare tutti ad un modesto, generale sacrificio economico».
Per Confcommercio, il finanziamento non dovrà andare oltre lo stretto necessario. «Qui si tratta di realizzare un collegamento utile all’economia complessiva della regione, alle necessità delle sue imprese e di quanti si muovono per lavoro, recuperando un gap di infrastrutturazione viaria che finora ci ha penalizzati – dichiara il presidente di Confcommercio Veneto Massimo Zanon – è evidente però che la misura dell’addizionale Irpef dovrà essere proporzionata allo stretto fabbisogno e per il tempo occorrente. Eventuali dilatazioni in termini di tempo e di destinazione ad altri settori d’intervento sarebbero del tutto ingiustificate. Lo scopo è importante, ma il ‘sacrificio’ che si chiede dovrà essere riconducibile esclusivamente a questo investimento, non ad altri. Diversamente – avverte Zanon – il maggior prelievo fiscale avrebbe l’effetto di deprimere i consumi a favore di una spesa pubblica sulla quale si è sempre intervenuti troppo poco e senza determinazione».