Veneto, è una regione per vecchi: popolazione cresce per gli stranieri
Sono gli stranieri la «linfa demografica» del Veneto. Una regione dove, come nel resto d’Italia, la popolazione tende ad invecchiare. La popolazione totale del Veneto cresce solo grazie all’arrivo di stranieri e al loro tasso di natalità. I dati elaborati dalla Fondazione Moressa sono chiari: per quanto riguarda la popolazione italiana, nel periodo di tempo che va dal 2007 al 2016, il saldo fra morti e nati fa segnare un -89.735. Non solo: è anche negativo il saldo fra italiani di altri regioni che arrivano e veneti che partono: -24.785. A far girare in positivo il numero generale di abitanti veneti, ormai quasi 5 milioni, sono gli stranieri: +192mila gli arrivi, + 80mila il tasso di natalità.
Lo sguardo a Nordest
Negli ultimi dieci anni, saldo naturale degli italiani negativo quasi ovunque nel Nord-Est. I cali più intensi a Venezia (-24 mila) e Udine (-21 mila). Segno positivo solo a Bolzano, con +7 mila unità. Negativo quasi ovunque anche il saldo migratorio degli italiani, che vanno via soprattutto dal Veneto (-25 mila). Friuli e Trentino continuano ad attrarre anche italiani, che contribuiscono a mantenere la crescita positiva. Il saldo naturale negativo degli italiani è compensato da quello positivo degli stranieri, che continuano a fare figli: +80 mila in Veneto, +13 mila in Friuli V.G. e +12 mila in Trentino A.A. Ancora più significativo il contributo dei nuovi arrivi immigrati: +192 mila in Veneto (al netto delle partenze) e oltre 45 mila in Friuli e Trentino. Negli ultimi dieci anni la popolazione straniera è aumentata notevolmente nel Nord-Est. In Trentino aumento al 60%, in Veneto e Friuli oltre il 50%. A livello provinciale, spicca Venezia (+105,7%). L’incidenza ha raggiunto il 10,1% in Veneto, l’8,6% in Friuli e il 9,0% in Trentino, comunque superiore alla media nazionale. Significative anche le nascite di stranieri, al 20,9% in Veneto e sopra il 15% in Friuli e Trentino.