Multiutility, nasce il polo Verona-Vicenza: Agsm e Aim verso la fusione

Le multiutility di Verona e di Vicenza preparano il polo unico del Veneto occidentale: la veronese Agsm e la vicentina Aim, di proprietà dei rispettivi comuni, hanno annunciato oggi 13 gennaio 2017 la raggiunta intesa per dar vita a un’aggregazione che punti alla nascita di un nuova realtà industriale con un fatturato di 1,1 miliardi di euro, un margine operativo lordo di oltre 130 milioni di euro e 2.250 dipendenti. Entro la fine di marzo il progetto di fusione sarà sottoposto al voto dei rispettivi consigli comunali.

L’annuncio è stato dato a Palazzo Trissino a Vicenza, sede del comune, dal sindaco della città berica Achille Variati, dal sindaco scaligero Flavio Tosi, dall’amministratore unico di Aim Paolo Colla e dal presidente di Agsm Fabio Venturi. Le aree di business nelle quali operano i due gruppi nel territorio nazionale sono la vendita di energia, il ciclo integrato dei rifiuti, la produzione e distribuzione di energia e calore, i servizi alle amministrazioni comunali.

L’accordo prevede che il processo di integrazione consideri tutti gli attuali rami di attività, auspicando inoltre l’apertura del processo aggregativo ad altri operatori presenti nel territorio, regionale e non. Circa la governance, l’operazione rispetterà l’equilibrio tra le parti coinvolte garantendo un’adeguata rappresentanza dei soci negli organi amministrativi e di controllo. Sul versante industriale, le linee di sviluppo del nuovo soggetto muoveranno dai progetti presenti nei rispettivi piani industriali e verranno proiettate nella nuova dimensione economica e finanziaria. Le sedi operative e l’organizzazione saranno sviluppate in coerenza con specifici criteri di specializzazione nelle singole linee di attività.

«Oggi – ha detto il sindaco di Vicenza Achille Variati – annunciamo un’operazione che va nella direzione del bene comune. Aim e Agsm, su input delle rispettive proprietà, cioè i Comuni di Vicenza e Verona, hanno intrapreso un percorso che intende dar vita a un importante polo, capace di affrontare con un forte piano industriale le scommesse future fatte di investimenti, tecnologie e sviluppo anche oltre il panorama regionale. Le nostre aziende sono molto simili nell’organizzazione dei servizi e nel fortissimo radicamento nel territorio. L’obiettivo è fortificarle ulteriormente entrambe in termini di servizi, qualità e tariffe».

«Verona e Vicenza – ha aggiunto il sindaco di Verona Flavio Tosi – già collaborano con reciproca soddisfazione nel campo dei servizi alle comunità sui fronti dell’acqua e dell’ambiente. Entrambe le amministrazioni comunali hanno compiuto negli anni la saggia scelta di mantenere il controllo pubblico delle rispettive aziende, legatissime al territorio e in grado di offrire ottimi servizi a prezzi competitivi, ma anche capaci di stare sul libero mercato. Evidente, di conseguenza, è il vantaggio di sistema generato da questa operazione che punta a ulteriori aggregazioni nel tempo e intende mantenere il controllo pubblico anche in futuro».

Aim, con un valore della produzione 2015 di 300 milioni, un Ebitda di 51 milioni di euro, un utile di esercizio di 7,4 milioni e 650 dipendenti (dopo il conferimento nel 2016 del trasporto pubblico locale in Svt) è totalmente partecipata dal Comune di Vicenza. Agsm, partecipato interamente dal Comune di Verona, nel 2015 ha totalizzato un fatturato di 800 milioni, un Ebitda di 82 milioni e 1600 dipendenti.

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