A Venezia tre giorni sull'innovazione con IEF - International Entrepreneurship Forum
Da oggi 14 a venerdì 16 dicembre Venezia ospita la 15esima edizione di IEF – International Entrepreneurship Forum che riunisce all’Isola di San Servolo ricercatori, policy maker e manager non solo europei che si confronteranno sulle strategie di innovazione e internazionalizzazione delle Pmi. Sono oltre 50 i relatori che partecipano ai panel della tre giorni veneziana; tra questi anche t2i Trasferimento Tecnologico e Innovazione, la società consortile per l’innovazione delle Camere di Commercio di Treviso-Belluno, Verona e Venezia Rovigo Delta Lagunare. Oltre all’intervento nel panel, t2i presenterà in una sessione demo dedicata le attività del progetto europeo Openisme, di cui è capofila e unico partner italiano. Il progetto è nato con lo scopo di creare nuovi strumenti per supportare e facilitare l’innovazione nelle piccole e medie imprese, semplificando e rendendo più agevole il contatto e la collaborazione tra PMI, Università e Centri di Ricerca.
La conferenza internazionale è organizzata da Insme, maggiore network mondiale di agenzie e service provider per l’innovazione per le Pmi che comprende 84 membri in 37 paesi di 4 continenti, ed Essex Business School – University of Essex, con il sostegno di numerosi partner prestigiosi tra cui Ocse – con il suo Leed Programme. t2i sostiene e contribuisce alla iniziativa in qualità di membro di Insme.
La demografia, la globalizzazione dei mercati – non solo di sbocco ma anche di acquisto di competenze e tecnologie -, l’accelerazione tecnologica e il complesso panorama del contesto finanziario non permettono a nessuna impresa di rimandare scelte strategiche che devono mirare alla sostenibilità innanzitutto economica, inevitabilmente con radici nell’ecosistema locale.
Focus particolare dell’appuntamento sarà quindi dato alla ricerca, attraverso benchmark internazionali, degli elementi chiave che permettono di attivare un ecosistema, con meccanismi virtuosi di partnership pubblico-private tra stakeholder, policy maker e imprese. La presenza di alcuni fondi e banche di sviluppo dell’area mediorientale testimonia inoltre la rilevanza che i nostri sistemi produttivi locali e distrettuali hanno ancora oggi, pur richiedendo urgentemente meccanismi di finanza completamente nuovi, che considerino il potenziale economico dell’impresa e il complesso del suo capitale intangibile, superando gli schemi del credito tradizionale.