Corvallis chiude il 2015 con ricavi in crescita del 13%
Il gruppo Corvallis di Padova, specializzato in servizi informatici, chiude il 2015 con ricavi in crescita del 13%, pari a 126 milioni di euro. Numeri positivi confermati anche dall’Ebitda che si attesta a 11 milioni di euro (+16%), mentre la posizione finanziaria netta passa da -18,1 milioni a -15-5 milioni di euro, con una previsione reddituale per ripagare l’esposizione finanziaria che passa da 3,6 a 2,3 anni. Il trend di crescita prosegue per il terzo anno consecutivo tanto da fare del gruppo padovano quello con il più alto tassi di crescita secondo la classifica IDC-Data Manager, nel quale l’azienda sale al 22esimo posto fra le 100 imprese Ict top in Italia, arrivando all’11esimo posto tra le società a capitale italiano. Il segmento di mercato in cui Corvallis cresce di più è quello delle assicurazioni, che rappresenta con il comparto bancario il 63% del business.
«I nostri obiettivi – commenta Antonio Santocono, presidente di Corvallis – sono di crescere ancora non limitandoci a intercettare il trend positivo degli investimenti in quei settori che già rappresentano il nostro core business. Vogliamo diversificare puntando su internazionalizzazione e innovazione, due asset che abbiamo sostenuto fortemente nel corso dell’ultimo anno».
La totalità dei ricavi si concentra ancora entro i confini nazionali, ma il 2016 segna l’esordio del Gruppo Corvallis sui mercati esteri: la controllata ITO ha chiuso un contratto pluriennale, del valore economico complessivo di 8 milioni di euro, con una delle più storiche e primarie compagnie di assicurazioni britanniche, il cui nominativo rimane riservato per la natura dell’accordo, basato su un’attività di business process outsourcing.
Corvallis e le acquisizioni di startup
Nel 2015 Corvallis ha acquisito la maggioranza di Julia, ex startup dell’Università di Verona, proprietaria di un algoritmo in grado di preservare un software dal rischio di bug, Payotik, attiva nei sistemi di pagamento digitale e modeFinance (43% del capitale sociale), startup triestina e prima “fintech” a diventare agenzia di rating in Europa. Corvallis ha infine acquisito retItalia Internazionale, che opera con la pubblica amministrazione. Queste operazioni si affiancano all’attività di ricerca e sviluppo, in cui il gruppo padovano investe il 20% dell’Ebitda e che ha nella sede di Lecce il punto di riferimento.