
Spazio, il made in Italy protagonista negli USA: 6 aziende venete al Symposium in Colorado
Un comparto che cresce in volume d’affari e nel radicamento nel mercato statunitense, con una presenza più che mai significativa ai principali appuntamenti mondiali dell’aerospazio. Si parla molto italiano in Colorado nei giorni dello Space Symposium, principale punto di incontro della comunità spaziale globale che riunisce oltre 10mila professionisti, leader aziendali e decision-maker del settore. Tra loro una rappresentanza di 31 imprese italiane attive nello “space tech” guidata dall’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e dall’ASI (Agenzia Spaziale Italiana), a chiusura di un trimestre denso di eventi di elevata importanza strategica, dalla SpaceCom di Orlando (Florida) a gennaio alla Satellite Conference & Exhibition di Washington D.C. a marzo.
Sei di queste aziende sono venete:
Impulso Space (Padova/Florida), servizi integrati di lancio spaziale per missioni NewSpace e costellazioni.
IRCA–Zoppas Industries (Vittorio Veneto, Treviso), specializzata in resistenze elettriche e sistemi di riscaldamento per applicazioni spaziali e industriali.
Novaeka (Padova), progetta e realizza impianti di test per motori a razzo a propellente liquido e sistemi fluidici per piccoli lanciatori. Il suo primo prodotto è una struttura modulare e portatile per test per motori con spinta fino a 10 tonnellate.
Officina Stellare (Sarcedo, Vicenza), progettazione e produzione di strumentazione optomeccanica per aerospazio e ricerca scientifica.
Stellar Project (Padova), Tecnologie innovative per comunicazioni satellitari ad alta velocità in formato compatto.
T4i–Technology for Propulsion and Innovation (Padova), propulsione spaziale innovativa e sostenibile per piccoli satelliti.
Lo “Spazio Italia” allo Space Symposium comprende due aree lounge adibite agli incontri di business e una sala meeting dedicata. Diversi gli appuntamenti organizzati per connettere la delegazione italiana. Il 7 aprile si è svolta una giornata “sul campo”, organizzata da Metro Denver (Ufficio istituzionale di Economic Development del Colorado) e dalla Camera di Commercio di Colorado Springs, che ha permesso ad alcune delle aziende italiane presenti al Symposium di entrare in contatto diretto con l’ecosistema economico locale. Durante il Symposium il Padiglione italiano sarà anche sede di incontri tra l’Ambasciata e le istituzioni italiane ed enti internazionali. In particolare il 9 aprile sono in programma due eventi di networking che coinvolgeranno le imprese italiane organizzati dalle delegazioni regionali e governative italiane, con la presenza di rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e dell’Ufficio per le Politiche Spaziali e Aerospaziali (UPSA).
Creato nel 1984 dalla Space Foundation, Space Symposium riunisce oltre 10mila professionisti, leader aziendali e decision-maker del settore da più di 40 paesi per stringere partnership e scoprire le ultime novità tecnologiche del settore spaziale. All’evento partecipano agenzie spaziali, aziende commerciali, organizzazioni militari, enti governativi, centri di ricerca, istituzioni educative e imprenditori.
Gli eventi-chiave negli Stati Uniti
Quello in corso è un trimestre strategico per l’industria aerospaziale italiana negli Stati Uniti, per la presenza ravvicinata di alcuni dei più importanti appuntamenti per il settore. A fine gennaio la SpaceCom di Orlando in Florida ha riunito l’intera filiera dell’ecosistema spaziale, compresi i principali settori governativi statunitensi, dalla NASA al Dipartimento della Difesa (DoD), fino alla Space Force. L’Italia, con ICE e ASI, era presente con una selezione di 9 aziende di primo piano nel panorama nazionale dell’aerospazio.
Il 26 e 27 febbraio a League City, in Texas, si è tenuto ASCENDxTexas, un summit organizzato dall’American Institute of Aeronautics and Astronautics (AIAA) – di cui fa parte anche ICE – che riunisce la comunità spaziale per condividere strategie innovative e opportunità nel mercato globale.
Tra gli eventi più importanti dell’anno per il comparto, dal 10 al 13 marzo la Satellite Conference & Exhibition a Washington D.C. ha riunito tutti i settori industriali che utilizzano la tecnologia satellitare in ogni suo aspetto, dalle telecomunicazioni alla difesa, ma anche, tra gli altri, healthcare e automotive.
Lo space tech italiano negli USA
Il settore aerospaziale italiano ha registrato complessivamente risultati importanti nel 2024, con un fatturato di 18 miliardi di euro e un contributo all’export di circa 8 miliardi.
Le esportazioni italiane di prodotti aerospaziali verso gli Stati Uniti hanno registrato nel 2024 un’accelerazione senza precedenti, raggiungendo un valore complessivo di 3,17 miliardi di dollari, con un incremento del 27,37% rispetto ai 2,49 miliardi di dollari del 2023 (dati Trade Data Monitor elaborati dall’Ufficio ICE di Houston).
Questo tasso di crescita è più che doppio rispetto alla crescita complessiva delle importazioni aerospaziali degli Stati Uniti dal mondo, che si è attestata a 10,15%. Sotto questo aspetto, l’Italia si posiziona tra i paesi che hanno registrato le migliori performance. Il Canada, principale fornitore del mercato statunitense, ha visto una crescita più contenuta dell’8,68%, mentre la Francia ha incrementato le proprie esportazioni solo del 4,92%. Allo stesso tempo il Regno Unito, pur crescendo del 4,04%, ha subito un calo della propria quota di mercato dal 10,44% al 9,85%, mentre il Giappone, con una crescita del 9,77%, ha mantenuto stabile la propria posizione nel ranking dei fornitori aerospaziali degli USA.
Parallelamente, le esportazioni statunitensi verso l’Italia sono aumentate del 18,31%, toccando 1,28 miliardi di dollari, segno di una crescente sinergia tra le due economie nel settore aerospaziale.
Il comparto in Italia
L’occupazione nel comparto conta quasi 60mila addetti, in crescita rispetto agli anni precedenti. Il settore è composto da grandi imprese affiancate da una rete di pmi specializzate nella produzione di componenti come materiali compositi, elettronica avionica e sistemi di propulsione.
La produzione aerospaziale si suddivide in tre aree principali: l’aeronautica, che rappresenta il 55% del totale, con velivoli militari e civili e forniture per Airbus e Boeing; lo spazio, che costituisce il 30%, con capacità nella costruzione di satelliti e moduli spaziali per missioni internazionali; la difesa, pari al 15%, con sviluppo di velivoli senza pilota e sistemi di sicurezza integrati.
Le principali aree industriali includono Lombardia, Piemonte, Campania, Lazio e Puglia, ciascuna caratterizzata da specifiche competenze, dalla produzione di sistemi avionici e radar alla costruzione di strutture aeronautiche e satelliti. I principali mercati di destinazione dell’export sono l’Unione Europea (40%), gli Stati Uniti (25%) e il Medio Oriente (15%). L’industria sta inoltre esplorando opportunità in mercati emergenti come India, Cina e Sud-est asiatico, trainata dalla crescente domanda di tecnologie aerospaziali.