Cia Venezia lancia l'allarme: spaventano i dazi statunitensi su vino e commodities

Il principale mercato di esportazione per i vini veneti è quello statunitense, che rappresenta il 21% del totale delle vendite all’estero, con un fatturato annuo – solo “a stelle e strisce” – che si avvicina ai 593 milioni di euro. Secondo quanto indicato da Veneto Agricoltura, negli ultimi due anni l’export di vino veneto ha registrato un aumento del 5,7%, e le previsioni suggeriscono che entro la fine del 2025 si raggiungerà un nuovo record nelle vendite. Tuttavia, secondo l’annuncio di dazi degli Stati Uniti che potrebbero arrivare fino al 200%, questa situazione potrebbe mettere in difficoltà una parte significativa del settore.

Federica Senno, la presidente di Cia Venezia, ha commentato: “I nostri viticoltori sono preoccupati, il nostro territorio ha una forte vocazione vitivinicola. Ma a soffrire potrebbero essere anche le commodities: mais, soia e frumento. Per questo la settimana prossima, mercoledì 19, abbiamo organizzato un convegno che si svolgerà alle 17.30 al Base Hotel di Noventa di Piave. A parlarne con noi ci saranno il presidente di Cia nazionale Cristiano Fini, quello regionale Gianmichele Passarini, il professore Luca Rossetto (Economista agrario Università Padova), Mauro Fanin (Presidente Cerealdocks), Enrico Zavaglia e Antonio Canzian (Traiding Manager Cerealdocks) e il senatore Luca De Carlo (Presidente Commissione Agricoltura)”.

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