Alto Adriatico, 22,7 milioni di presenze turistiche nel 2024

Nel 2024, lungo il litorale dell’Alto Adriatico (Cavallino, Bibione, Jesolo, Caorle ed Eraclea), sono stati registrati 22,7 milioni di presenze, un dato praticamente identico al picco del 2023. Questo risultato è stato favorito da una stagione estiva leggermente migliore rispetto all’anno precedente, con 21,6 milioni di presenze tra maggio e settembre (+0,1%). Nel resto dell’anno, le presenze sono state 1,1 milioni, segnando un lieve calo rispetto al record del 2023 (-4,1%), ma comunque confermando una tendenza consolidata negli ultimi anni.

Secondo un’analisi della Fondazione Think Tank Nord Est, che ha esaminato i flussi turistici nell’Alto Adriatico negli ultimi 25 anni, tra il 1999 e il 2016 solo una volta il turismo fuori stagione aveva superato il milione di presenze (nel 2007). Tuttavia, dal 2017, tale soglia è stata raggiunta o superata ogni anno, ad eccezione del 2020 e 2021 a causa delle restrizioni legate alla pandemia. Sebbene la stagionalità del turismo rimanga marcata, i flussi fuori stagione sono ormai una realtà consolidata nelle spiagge dell’Alto Adriatico.

Dallo studio emergono anche altre tendenze interessanti. Nei mesi estivi (da maggio a settembre), si nota una distribuzione più equilibrata del movimento turistico. Rispetto al periodo 1999-2019, gli ultimi due anni hanno registrato aumenti significativi a inizio e fine estate, con una crescita del 40% a maggio e del 25% a settembre, mentre giugno, luglio e agosto hanno visto variazioni più contenute. Il calo complessivo di giugno, luglio e agosto è stato compensato dall’aumento di maggio e settembre, generando un saldo positivo di oltre un milione di presenze rispetto alla media pre-covid (1999-2019).

In primavera, i risultati sono stati positivi, in particolare ad aprile (+37%) e a marzo (+11%). In autunno, ottobre ha visto un aumento delle presenze del 95%, mentre anche novembre è cresciuto (+20%). Buoni risultati sono stati registrati anche durante le festività natalizie e di Capodanno, con dicembre che ha visto un incremento del 120% e gennaio del 27%.

Antonio Ferrarelli, presidente della Fondazione Think Tank Nord Est, ha dichiarato: “Gli ottimi risultati raggiunti dalle spiagge dell’Alto Adriatico testimoniano il valore del lavoro degli operatori turistici, che hanno sviluppato un sistema d’ospitalità di eccellenza, e certificano l’importanza degli investimenti pubblici delle istituzioni locali. Oggi le più interessanti opportunità di crescita riguardano i mesi primaverili e autunnali, fondamentali per rendere più competitivo e sostenibile l’ecosistema turistico del litorale, ma anche dell’entroterra. In questa prospettiva, è necessario sviluppare progetti ambiziosi di territorio per intercettare nuovi target di turisti ad esempio rilanciando i collegamenti via mare, per promuovere nuove modalità di fruizione di tutta la Venezia Orientale, in connessione con i percorsi cicloturistici, le esperienze culturali e le visite naturalistiche.”

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