Crisi dell'automotive: Treviso contiene i danni, ma in Veneto l'export verso la Germania cala del 10,7%

Nonostante il momento difficile per il settore della meccanica e dell’automotive, la Marca Trevigiana riesce a contenere meglio i danni rispetto al resto del Veneto. A rilevarlo è Confartigianato Imprese Marca Trevigiana. Nei primi otto mesi del 2024, le esportazioni verso la Germania, mercato chiave per il comparto, hanno segnato un calo del –2,9% a Treviso, un risultato meno grave rispetto al -10,7% registrato a livello regionale. Sul fronte degli ammortizzatori sociali, l’incremento degli assegni di integrazione salariale è stato del 54,2% nella provincia, contro un preoccupante +90,1% registrato nel Veneto.

Il quadro resta comunque complesso. A livello nazionale, il fatturato delle micro e piccole imprese della meccanica è diminuito di 5,1 miliardi di euro rispetto all’anno precedente, con un calo medio di 21 milioni al giorno. La stretta monetaria e il costo del credito, salito al 4,85% nell’ottobre 2024, frenano gli investimenti in macchinari, che nei primi tre trimestri dell’anno sono scesi del 3,9% su base annua. In Veneto, il settore della meccanica si distingue per l’alta incidenza di piccole imprese (6,1%), posizionandosi appena sotto l’Emilia-Romagna (6,2%) in termini di densità.

Treviso si colloca al 15esimo posto tra le province italiane per indice di specializzazione della meccanica, con un valore di 155, superiore alla media regionale (145) e nazionale (100). Questo risultato è attribuibile anche all’alto livello di digitalizzazione del settore: il 74,5% delle imprese meccaniche della Marca ha investito in tecnologie digitali, contro il 69,6% della manifattura generale. Tuttavia, resta da colmare il gap sulla transizione green: solo il 34,8% delle imprese trevigiane ha effettuato investimenti per il risparmio energetico, contro il 41,5% del comparto manifatturiero.

«La crisi dell’automotive amplifica la recessione dell’economia tedesca, riducendo la domanda di prodotti della meccanica made in Treviso», spiega Loris Balliana, vicepresidente vicario di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana. «Le difficoltà sono aggravate dal caro credito e dall’eccesso di burocrazia legato alla Transizione 5.0, che ostacola l’accesso agli incentivi. Tuttavia, la digitalizzazione si è dimostrata un importante fattore di competitività, mentre c’è ancora molto da fare per sfruttare appieno le opportunità della transizione green».

Ti potrebbe interessare