Mostra Internazionale del Gelato 2024, a Longarone alla ricerca del gelato più buono del mondo

La Mostra Internazionale del Gelato Artigianale (MIG) a Longarone celebra la sua 64esima edizione con una decisa attenzione alle materie prime e alla valorizzazione dell’artigianalità. L’evento, che è il più antico nel settore del gelato (nato nel 1959), ha superato momenti difficili come la tragedia del Vajont (1963) e la pandemia di COVID-19, riaffermandosi come punto di riferimento nel mondo fieristico. Per quest’anno, focus sulla promozione dei processi di lavorazione autentica e qualità delle materie prime.

Con 134 marchi aziendali, una partecipazione di 15 regioni italiane e 18 paesi esteri (tra cui Germania, Austria, Spagna, Croazia, Belgio, Slovenia, Argentina, Paesi Bassi, Grecia, Lussemburgo, Serbia, Polonia, Bulgaria, Slovacchia, Colombia, Giappone, Francia e Cina), la fiera si estende su 10mila metri quadri e si prepara ad accogliere oltre 15.000 visitatori.

Un significativo cambio di rotta

Tra le principali novità dell’edizione 2024, la disciplinare che regolamenta la partecipazione alla mostra. «Vogliamo premiare coloro che il gelato lo fanno attraverso un processo di trasformazione reale», ha spiegato Michele Dal Farra, Presidente di Longarone Fiere Dolomiti. L’obiettivo è evitare l’utilizzo di miscelati pronti, promuovendo una produzione che richiede competenza e maestria. «Non si tratta di un giudizio di valore – aggiunge Dal Farra -ma di una scelta di nicchia: vogliamo rappresentare e sostenere l’artigianalità».

Il disciplinare pone anche un forte accento sulla sostenibilità, vietando l’uso di additivi e coloranti artificiali e promuovendo l’impiego di semilavorati e materie prime d’eccellenza, sia italiane che europee: «L’Italia ha il più alto numero di marchi di protezione DOP e IGP in Europa, e vogliamo valorizzare questa biodiversità», ha dichiarato Dal Farra.

Partnership scientifica col CNR

Il nuovo approccio di MIG ha trovato un alleato nel Consiglio Nazionale delle Ricerche, rappresentato dal ricercatore Domenico Nuzzo, per una collaborazione che mira a garantire una solida base scientifica e promuovere l’informazione consapevole tra i consumatori. «Abbiamo iniziato questa collaborazione con una giornata di trasferimento tecnologico per le imprese del gelato», ha detto Nuzzo, illustrando il progetto Nutrage, che studia alimenti e innovazioni con un focus sulla salute dell’uomo e dell’ambiente.

Masterclass e valorizzazione delle materie prime

Carlo Catani, dell’associazione Tempi di Recupero ha presentato il programma delle masterclass tenute da chef rinomati come Renato Travalza e Arvin Wan, quest’ultimo proprietario della gelateria Minimal di Taiwan, il primo gelatiere stellato al mondo. «Cerchiamo di valorizzare l’uso integrale della materia prima, evitando gli sprechi e raccontando il valore di ogni ingrediente», ha affermato Catani. Tempi di Recupero sarà presente in uno spazio condiviso con Slow Food, per una sinergia tra produttori e artigiani.

Sempre in occasione della mostra, è stato annunciato anche l’evento di premiazione di Gino Fabbri, grande pasticcere italiano, premiato per la sua maestria.

Rilanciare la professione

Franco Conzato, procuratore speciale di Venicepromex, ha sottolineato come MIG sia diventata sempre più internazionale grazie a collaborazioni con la Regione del Veneto e la partecipazione di buyer provenienti dai diversi paesi esteri. Ha inoltre evidenziato l’importanza di rivalutare il mestiere del gelatiere: «Bisogna rivedere questo lavoro dal punto di vista dell’opinione pubblica, per farne un’opportunità per i giovani e non banalizzarlo».

Questo parte soprattutto dall’avvicinamento delle nuove generazioni alla professione, attraverso la conoscenza del mestiere e dell’importanza del comparto artigianale come prospettiva di carriera. Su questo tema si inserisce Massimo Brianese, Sales Manager di Vecogel, che ha presentato le iniziative presenti alla mostra, dedicate alle giovani generazioni: «Con la nuova impostazione del MIG, abbiamo programmato 3 iniziative per i giovani: grazie alle macchine del gelato presenti in mostra, daremo la possibilità ai bambini di creare da zero il proprio prodotto, accompagnandoli nel processo di produzione artigianale. Un’altra iniziativa coinvolge la cooperativa di Feltre Porta Aperta, che aiuta i ragazzi in difficoltà e che vogliamo rendere partecipi all’evento. L’ultimo evento si rivolge invece ai giovani comunicatori, attraverso il premio Wigwam, nella proposizione di un contenuto creativo con focus sul mondo della gelateria. I vincitori, riceveranno un premio in denaro».

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