Settore lusso vicentino, cassa integrazione per mantenere la stabilità delle imprese
Continuano le difficoltà per le aziende del settore moda e lusso nella provincia di Vicenza, una situazione che ha coinvolto globalmente questi settori. Secondo l’Ufficio Studi di Confartigianato Vicenza, le aziende stanno vivendo, seppur in modo frammentato, una crisi eterogenea tra i diversi comparti. A evidenziare la situazione, registrato un lieve aumento del ricorso agli ammortizzatori sociali, come le ore FSBA e la cassa integrazione ordinaria.
Analizzando le tipologie di imprese, quelle che collaborano con marchi di lusso internazionali mostrano una certa stabilità, mentre quelle legate a brand italiani più piccoli soffrono maggiormente. La crisi del settore automotive ha inoltre contribuito a una diminuzione della domanda in alcuni comparti.
La restituzione del Credito d’imposta per Ricerca e Sviluppo rappresenta un’ulteriore sfida per le aziende. Inizialmente concesso per stimolare l’innovazione, il cambiamento normativo obbliga ora le imprese a restituire le somme ricevute, creando una situazione di incertezza per le micro e piccole imprese già provate. Questa misura potrebbe avere effetti devastanti, soprattutto per le aziende con margini di profitto già ridotti, e spingerle a scegliere tra il riversamento del credito o onerose azioni legali contro l’Agenzia delle Entrate.
Confartigianato ha evidenziato come la combinazione tra calo della produzione, debolezza della domanda e restituzione del credito rischi di minare la stabilità del settore moda. L’associazione ha quindi chiesto al Governo un intervento urgente, proponendo la copertura di almeno il 50% del credito da restituire per dare supporto alle imprese in crisi e agevolarne la ripresa in un contesto economico complesso.
Luca Bortolotto, presidente del Sistema Moda di Confartigianato Imprese Vicenza, commenta: «La nostra provincia mostra una situazione di crisi frammentata, che risulta più contenuta rispetto a quanto si osserva in altre aree. Come Confartigianato, accogliamo positivamente il via libera del Governo alla cassa integrazione in deroga che ritengo possa essere un primo concreto aiuto alle imprese in maggiore difficoltà. Tuttavia, nel breve periodo sarà fondamentale continuare a supportare le realtà in crisi, cercando nel contempo di promuovere iniziative di rilancio per il settore, di modo da affrontare gli effetti del ‘blocco’ della filiera, considerando anche che le imprese di piccole dimensioni sono impegnate anche nel processo di transizione verso un modello di business più sostenibile».