Tasse inique: le PMI venete soffocano mentre i colossi del web prosperano
Le PMI del Veneto pagano circa 37 volte più tasse rispetto alle grandi multinazionali tecnologiche. Nel dettaglio, le 422mila imprese venete versano annualmente al fisco 7,6 miliardi di euro, mentre le 25 multinazionali del web operanti in Italia, secondo i dati di Mediobanca, contribuiscono con soli 206 milioni di euro.
La disparità fiscale è accentuata da pratiche di elusione fiscale che consentono alle grandi aziende del web di spostare i loro profitti nei paesi con una fiscalità più vantaggiosa. Questo permette loro di versare al fisco italiano solo una frazione di quanto dovrebbero, mentre le piccole imprese locali non hanno le stesse opportunità.
Per contrastare queste pratiche elusive, è stata introdotta la Global Minimum Tax (GMT), che impone un’aliquota minima del 15% sulle multinazionali. Tuttavia, il gettito previsto per il fisco italiano rimane modesto: si stima che nel 2025 il Paese incasserà 381 milioni di euro dalla GMT, con una crescita graduale fino a 500 milioni entro il 2033. Non tutti i paesi europei, però, adotteranno subito questa nuova normativa: mentre 19 paesi UE saranno già conformi nel 2024, altre nazioni come Estonia, Lettonia, Lituania e Malta hanno ottenuto proroghe fino al 2030, offrendo ancora rifugi fiscali per i prossimi anni.
Non sono solo le grandi multinazionali straniere a sfruttare la fiscalità agevolata di alcuni paesi europei. Anche diverse aziende italiane hanno trasferito la sede fiscale all’estero, approfittando dei vantaggi offerti, ad esempio, dai Paesi Bassi. Questo spostamento ha ridotto ulteriormente il gettito fiscale in Italia, colpendo in particolare le PMI che non possono spostarsi con la stessa facilità e rimangono quindi esposte a un carico fiscale maggiore.
La disparità fiscale è particolarmente evidente se si confrontano i colossi del web con le PMI in specifiche regioni italiane. In Molise e Valle d’Aosta, le multinazionali pagano effettivamente più tasse rispetto alle imprese locali, ma in altre regioni come la Lombardia, le aziende pagano 125 volte di più rispetto ai giganti digitali, e nel Veneto 36,8 volte di più.