Richiesta patente a crediti: il sistema crolla causando ritardi nella domanda

Il 1° ottobre è stato il tanto atteso “click day” per accedere al portale dell’Ispettorato del Lavoro e ottenere la patente a crediti necessaria per operare nei cantieri. Tuttavia, quello che doveva essere un momento di semplificazione burocratica si è rapidamente trasformato in un “tilt day”, con il sistema in blocco per la mole di domande.

Nel Veneto, dove le imprese edili sono oltre 62.000, il portale dell’Ispettorato del Lavoro non ha retto l’enorme mole di accessi, causando frustrazione tra i titolari delle imprese edili.

«L’avevamo sempre detto che si sarebbe creata questa situazione – afferma il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto –. Non si può mettere in queste condizioni imprenditori che devono lavorare, che hanno già molte scadenze da rispettare. Si continua a chiedere di assolvere a procedure burocratiche che non fanno altro che appesantire un sistema già complesso. Per tre mesi sono rimasti in stand by in attesa dell’emanazione del decreto e ora, in pochi giorni, prima si chiede un’autocertificazione e poi una registrazione ad un portale che non funziona perché non ancora messo a sistema per reggere i migliaia di accessi. Dovevano accogliere la nostra richiesta di proroga, invece di creare un caos preventivato».

La patente a crediti richiede al rappresentante legale dell’impresa o al lavoratore autonomo di autocertificare una serie di requisiti, come l’iscrizione alla Camera di Commercio, l’adempimento degli obblighi formativi e il DURC in corso di validità. Questi requisiti erano già obbligatori in passato, ma ora devono essere certificati sul portale per ottenere una patente che permetta di operare in cantiere.

Una novità del sistema, inoltre, riguarda l’attribuzione dei crediti: ogni impresa riceve 30 crediti al rilascio della patente, ma può ottenere un punteggio massimo di 100 crediti attraverso parametri come la storicità aziendale, il possesso di certificazioni di qualità sulla sicurezza e la qualifica di Mastro Formatore Artigiano.

Tuttavia, il presidente Boschetto ha sollevato dubbi sull’efficacia della misura, affermando: «Capisco la ratio regolarità, del legislatore che in questo modo vuole accertare la regolarità, attendibilità e qualità delle aziende, per evitare rischi sulla sicurezza, ma a nostro avviso bastava intensificare i controlli e destinare i fondi per la gestione del portale all’assunzione di nuovi ispettori. Si è scelto invece, come sempre, di scaricare sulle imprese ulteriori balzelli, senza considerare che già la normativa sulla sicurezza a cui si attenevano era severa e molto accurata».

Il timore dunque è che, dopo aver superato le difficoltà legate alla registrazione, la patente a crediti possa diventare uno strumento di pressione per applicare sanzioni. Questo, soprattutto considerando i cantieri che stanno operando con fondi del PNRR, con scadenze ben precise, potrebbe diventare un ulteriore problema per molte imprese.

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