Piante vive, boom di esportazioni in Veneto
Il florovivaismo veneto ha registrato una crescita significativa nel primo semestre del 2024, con esportazioni di piante vive che hanno raggiunto un valore di quasi 37 milioni di euro (+ 10,3% rispetto al primo semestre del 2023). Questo risultato colloca il Veneto tra le prime dieci regioni italiane per valore delle esportazioni, insieme a Emilia Romagna (+11,2%) e Trentino-Alto Adige (+16,1%). Le importazioni, invece, sono rimaste sostanzialmente stabili, con una crescita minima dello 0,3%, per un totale di 55 milioni di euro.
Questi dati provengono dall’Osservatorio Economico Agroalimentare di Veneto Agricoltura e sono stati diffusi in occasione di Flormart, la fiera internazionale del florovivaismo di Padova.
A livello nazionale, il saldo della bilancia commerciale delle piante vive si è mantenuto positivo, raggiungendo quasi 369 milioni di euro (+11,4% rispetto al 2023), grazie a un aumento delle esportazioni (+4,4%) e una riduzione delle importazioni (-5,2%).
Il trend positivo delle esportazioni del primo semestre segna una netta inversione rispetto al 2023, quando il settore aveva toccato i 57 milioni di euro a causa di un forte incremento delle importazioni e una crescita meno marcata delle esportazioni.
Nonostante la ripresa delle esportazioni, il settore florovivaistico veneto ha dovuto affrontare alcune sfide nel 2023, tra cui una riduzione del numero di aziende attive (-0,6%) e una leggera diminuzione delle superfici coltivate (-0,4%). Tuttavia, la produzione complessiva ha registrato un lieve aumento, arrivando a quasi 2 miliardi di pezzi, con il vivaismo orticolo che ha rappresentato la quota maggiore, in crescita dell’1,5%.
Il valore complessivo della produzione florovivaistica in Veneto è stimato intorno ai 250 milioni di euro, trainato dall’attività di sistemazione di parchi e giardini e dalla produzione vivaistica. Il vivaismo viticolo e ornamentale hanno mostrato aumenti significativi, mentre il comparto frutticolo ha subito un calo.