Burocrazia da incubo: alle PMI venete costa 10 miliardi l'anno
Ogni anno le PMI venete spendono ben 10 miliardi di euro per districarsi tra procedure e scartoffie amministrative. La causa? Una Pubblica Amministrazione italiana tra le meno efficienti d’Europa, con processi digitali lenti e complessi per il rilascio di permessi e autorizzazioni.
In Italia, la qualità dei servizi pubblici varia da regione a regione. Il Veneto, con città come Treviso, Venezia e Vicenza, si distingue per l’efficienza delle sue amministrazioni. L’Institutional Quality Index (IQI), sviluppato dall’Università di Napoli Federico II, valuta l’efficienza delle istituzioni locali su una scala da 0 a 1, basandosi su dati oggettivi come giustizia, corruzione e partecipazione civica. I risultati rivelano una netta divisione tra Nord e Sud: le amministrazioni più efficienti si concentrano al Nord, mentre quelle con maggiori difficoltà si trovano al Sud. Treviso, ad esempio, si posiziona terza a livello nazionale, seguita da Venezia e Vicenza, rispettivamente al sesto e nono posto.
Tuttavia, anche in Veneto, dove la qualità della PA è tra le migliori, la burocrazia rappresenta un ostacolo per le PMI. Oltre a moduli, firme e lunghe attese, molte aziende si trovano costrette a fornire dati che la PA possiede già. Questa inefficienza costa alle PMI venete circa 10 miliardi di euro l’anno, secondo dati OCSE. Con il 73% degli imprenditori italiani che vede nella burocrazia un freno all’attività, l’Italia è tra i paesi europei più colpiti, superata solo da Slovacchia, Grecia e Francia per insoddisfazione verso la PA.
Secondo uno studio OCSE, l’inefficienza della PA ha un impatto diretto sulla produttività delle imprese private. In Veneto, dove l’amministrazione funziona meglio, anche la produttività delle aziende risulta più elevata. Al contrario, nelle regioni del Sud, dove giustizia, sanità e infrastrutture presentano gravi lacune, le imprese private sono inevitabilmente meno competitive.
Per rendere la Pubblica Amministrazione più efficiente e competitiva è fondamentale intervenire su vari aspetti:
Semplificazione normativa: ridurre il numero di leggi e regolamenti sovrapposti, che rendono complessa e lenta l’attività decisionale.
Informatizzazione e digitalizzazione: consolidare i processi digitali, garantendo accesso e fruibilità dei contenuti sui siti pubblici, con la possibilità di presentare istanze esclusivamente online.
Standardizzazione modulistica e interconnessione delle banche dati: ridurre la duplicazione di richieste e facilitare la compilazione digitale delle istanze.
Formazione del personale: accrescere le competenze e la preparazione dei dipendenti pubblici attraverso aggiornamenti costanti.