Bando «InclusiON»: due milioni di euro per l'integrazione dei minori stranieri
Con un bando da 2,1 milioni di euro e un percorso formativo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo (Cariparo) ha annunciato InclusiON, iniziativa che ha l’obiettivo di sostenere e potenziare le attività di accoglienza e inclusione dei minori migranti, in risposta ai crescenti flussi migratori verso l’Italia e l’Europa.
L’iniziativa si articola in due interventi principali:
Bando da 2,1 milioni di euro: aperto a partenariati di enti pubblici e privati delle province di Padova e Rovigo. L’obiettivo è promuovere progetti innovativi per l’inclusione sociale, educativa e lavorativa dei minori migranti. I progetti dovranno coprire ambiti quali educazione, inserimento lavorativo, supporto legale e trasporto sociale. Le proposte possono essere presentate fino al 19 dicembre 2024.
Percorso formativo: rivolto agli enti che desiderano migliorare le proprie competenze in materia di co-progettazione. Il percorso, articolato in 18 ore di formazione suddivise in 5 moduli pratici, si terrà tra ottobre e dicembre 2024 a Padova e Rovigo. È possibile partecipare indipendentemente dal bando, con iscrizioni aperte fino al 23 ottobre 2024.
Attraverso queste iniziative, la Fondazione Cariparo punta a promuovere l’innovazione nell’accoglienza dei minori migranti e a rafforzare le capacità degli enti attivi in questo ambito strategico.
Gilberto Muraro, Presidente di Fondazione Cariparo, dichiara: «I minori di seconda e terza generazione incontrano difficoltà ad accedere alle stesse opportunità dei loro coetanei di nazionalità italiana. Nonostante spesso nel discorso pubblico si tenda ad enfatizzare i lati problematici dei fenomeni migratori, questi possono essere un motore di crescita prezioso per il Paese. Dal punto di vista economico, l’inverno demografico ha cominciato a causare difficoltà alle aziende nel reclutare manodopera qualificata e non. L’ingresso di lavoratori di nazionalità straniera presenterebbe dunque un indubbio vantaggio, anche nel Veneto, dove si stima la mancanza di 200.000 persone in età lavorativa nei prossimi dieci anni. Per proseguire con i vantaggi sociali e culturali derivanti da una maggior inclusione dei giovani migranti, in termini di arricchimento culturale delle società di arrivo e di una maggiore sostenibilità del sistema di welfare. Tutti motivi, questi, che ci hanno spinto a stimolare, con un bando e con un percorso formativo ad hoc, progettualità specifiche e innovative per dare risposte efficaci ai bisogni del territorio sul fronte dell’accoglienza e dell’inclusione sociale, educativa e lavorativa dei ‘nuovi italiani’».