Acqua driver per il turismo sostenibile in Veneto: «La sfida del clima si vince superando la frammentazione»
Sono stati oltre 100 gli esperti, operatori istituzionali e attori economici del settore turistico che, da tutto il Veneto, si sono dati appuntamento a Montegrotto Terme, nel cuore del bacino termale euganeo, ospitati negli spazi di Y-40 The Deep Joy a Montegrotto Terme, la piscina con acqua termale più profonda del mondo. “Acqua: driver per il turismo sostenibile”, l’evento organizzato da Venicepromex – Agenzia per l’internazionalizzazione su incarico della Camera di Commercio di Padova, non ha tradito le aspettative. Nei tre tavoli di lavoro della mattina, dedicati a turismo outdoor, termale e balneare e lacustre, è emerso come l’acqua sia un elemento centrale nell’identità del territorio veneto, che tiene insieme diverse dimensioni: da quella ricreativa alla naturalistica, da quella storica e culturale fino allo sport e alla salute.
«Si è parlato dell’opportunità che può darci l’acqua e tutto quello che ci sta attorno, dalle nostre bellissime lagune ai canali, dalle piscine all’acqua termale – dichiara Mario Pozza, Presidente Assocamerestero e Venicepromex –. Solo noi in Veneto abbiamo un territorio così, e dobbiamo saperlo sfruttare e proporre al massimo. Venicepromex è lo strumento per farlo, assieme ad Assocamerestero noi promuoveremo il sistema del turismo veneto e il sistema dell’acqua».
«Durante la giornata di confronto si è visto all’opera un grande lavoro di squadra tra pubblico e privato, che ha fatto emergere eccellenze e buone pratiche – commenta Franco Conzato, Procuratore Speciale Venicepromex –. Lavorare in un’ottica di rete e
di aggregazione è fondamentale. Per affrontare le sfide del futuro dobbiamo dotarci di strumenti adeguati, come la Fondazione per il turismo che la Camera di Commercio di Padova sta promuovendo».
L’evento, a cui hanno partecipato stakeholder sia pubblici che privati, dagli imprenditori alle associazioni di categoria, dalla Regione ai sindaci, è parte del Programma promozionale 2024 della Regione Veneto, all’interno della Convenzione sottoscritta tra Regione Veneto e Unioncamere del Veneto, e si inserisce in un più ampio percorso progettuale della Regione, allineandosi alle linee strategiche e azioni per lo sviluppo turistico sostenibile, promosse nei piani regionali di settore.
I tre tavoli di lavoro della mattinata hanno visto una grande e appassionata partecipazione, consentendo la reciproca conoscenza di eccellenze, realtà consolidate e innovative, nell’ottica di uno scambio orizzontale gestito dai facilitatori esperti.
Durante la restituzione del pomeriggio, in plenaria, è stata condivisa una sintesi di quanto emerso.
Diego Gallo, Tourism Program Coordinator di Etifor, in qualità di facilitatore del tavolo sul turismo outdoor ha sottolineato il doppio approccio necessario per far crescere questo tipo di destinazioni, che hanno al centro i fiumi: da un lato un approccio
culturale, dall’altro tavoli tecnici con l’obiettivo di migliorare la gestione dei fiumi, da intendere come ecosistemi multifunzione in grado di erogare diversi servizi ecosistemici. Le forme di gestione di tali ecosistemi possono aiutare anche il turismo. A sua volta l’outdoor ha una doppia anima: blu, legata ad attività quali la navigazione, la canoa, il kayak o il rafting, e verde, ad esempio in relazione al cicloturismo e alla pesca.
Stefan Marchioro, della Direzione Turismo, Progetti Territoriali e Governance del Turismo della Regione Veneto, ha fatto il punto su quanto emerso nel tavolo sul turismo termale, di cui è stato facilitatore. Al centro della riflessione la volontà degli
stakeholder di “farsi destinazione”, che deve saper passare per un superamento della frammentazione delle competenze e delle azioni di promozione. Il settore, e in particolare il bacino euganeo, ha saputo reinventarsi dopo la diminuzione degli arrivi
dai Paesi di lingua tedesca in favore del mercato domestico. Ora, dopo anni di crescita, è importante evolvere ancora, in modo armonico, per evitare il rischio stagnazione.
A Federica Montaguti, Senior Researcher – CISET e facilitatrice del tavolo sul turismo balneare e lacustre, il compito di tirare le fila delle sollecitazioni emerse. Tre i grandi temi. Il primo è la sostenibilità ambientale, che vede iniziative concrete promosse da reti di impresa e associazioni categoria, ad esempio per il risparmio energetico, la gestione dei rifiuti e il risparmio idrico. La seconda sfida è la diversificazione, attraverso nuove offerte esperienziali che superino la difficoltà di relazione tra costa ed entroterra. La terza questione è il cambiamento climatico, per il quale, più che di destagionalizzazione, bisognerebbe parlare di “ristagionalizzazione”: emergono nuovi concorrenti – per esempio il mare del Nord Europa – di fronte a fenomeni come il caldo molto intenso sperimentato quest’estate. C’è una crescente consapevolezza ma anche la necessità di avanzare con le azioni concrete, dalla gestione delle emergenze alla scelta delle varietà di piante da mettere a dimora nelle strutture.
In chiusura i risultati sono stati commentati da Stefano Landi, Presidente SL&A turismo e territorio, Mario Pozza, Presidente Assocamerestero e Venicepromex, Franco Conzato, Procuratore Speciale Venicepromex, e Benedetta Castiglioni, docente di Geografia presso il Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova e Presidente del Corso di laurea magistrale in Scienze per il paesaggio.