Regione, bando da 10 milioni di euro per favorire l'inclusione lavorativa

Un nuovo progetto da 10 milioni di euro per favorire l’inclusione lavorativa delle fasce più deboli e distanti dal mondo del lavoro. “Lavori di Pubblica Utilità e cittadinanza attiva 2024-2025” è il nuovo bando biennale pubblicato da Regione Veneto nell’ambito del PR Veneto FSE+ 2021-2027, il programma europeo volto alla promozione e all’inclusione lavorativa dal valore complessivo di 1 miliardo di euro.

Il bando mira a favorire l’inclusione attiva delle fasce più deboli della popolazione, promuovendo la rioccupazione tramite lavori di Pubblica Utilità. Si finanziano esperienze lavorative in Comuni, loro forme associative, Enti strumentali o società partecipate. Gli obiettivi includono il sostegno economico alle persone bisognose attraverso il lavoro, il miglioramento delle competenze per l’inserimento lavorativo e il potenziamento delle risorse della pubblica amministrazione per migliorare i servizi ai cittadini.

I bandi più recenti (DGR n. 16/2021, DGR n. 1320/2022 e DGR n. 827/2023) hanno finanziato 82 progetti, coinvolgendo circa 1400 persone per un totale di 9.689.980,83 euro. Il nuovo avviso introduce diverse novità, tra cui l’aumento del numero di destinatari nei progetti e la possibilità per i Comuni di partecipare a più sportelli. Inoltre, è previsto l’inserimento del Counseling individuale e l’aumento del voucher LPU per le attività di accompagnamento da 100 a 200 euro, con un incremento del costo forfettario massimo per lavoratore da 6.000 a 7.000 euro.

La nuova iniziativa si articola in 3 finestre temporali, con il primo periodo di presentazione delle domande disponibile entro le ore 13 del 30 settembre. Dopo la prima scadenza, i soggetti interessati avranno ancora a disposizione due periodi, per permettere una migliore programmazione alle amministrazioni comunali: dal 1° al 30 gennaio 2025 fino alle ore 13 e dal 1° al 30 settembre 2025 allo stesso orario di scadenza del periodo precedente.

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia commenta: «L’inclusione sociale passa anche dall’occupazione. Il lavoro è uno dei pilastri sanciti dalla nostra Costituzione e in Veneto vogliamo sostenere l’inclusione attiva di quelle fasce di popolazione più deboli e distanti dal mondo del lavoro. Gli obiettivi sono molteplici: sostenere economicamente, in maniera attiva e produttiva, le persone particolarmente bisognose attraverso l’esperienza lavorativa; generare o rinnovare le competenze utili all’inserimento lavorativo; dare alla pubblica amministrazione ulteriori risorse per migliorare i servizi rivolti ai cittadini».

Per domande e richieste di chiarimento, la regione mette a disposizione l’indirizzo  attivazionesociale.lavoro@regione.veneto.it, oltre alla pagina del bando nel sito per maggiori dettagli e presentazione delle candidature.

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