Geox, ottenuta la certificazione «parità di genere» riconosciuta dal PNRR
Geox, multinazionale trevigiana nel settore calzature, lifestyle e abbigliamento ha ottenuto la Certificazione della Parità di Genere (UNI/PdR 125:2022), attribuito alle organizzazioni che promuovono politiche aziendali mirate a ridurre il gender gap sostenendo l’avanzamento professionale femminile.
Il riconoscimento, inserito all’interno delle politiche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è stato attribuito a Geox da parte di Bureau Veritas, ente internazionale accreditato per la verifica di conformità rispetto a standard e best practice sulle tematiche di qualità, ambiente, sicurezza e responsabilità sociale.Al vaglio diversi aspetti dell’organizzazione aziendale, tra cui la governance, i processi di organizzazione delle risorse umane, l’equità retributiva, la cultura e la strategia aziendale, la tutela genitoriale, la conciliazione vita-lavoro, e l’opportunità di crescita professionale perle donne all’interno dell’azienda.
Negli ultimi anni, Geox ha avviato diverse iniziative per promuovere l’uguaglianza di genere e garantire pari opportunità sul lavoro. Tra queste, l’azienda ha introdotto programmi per lo sviluppo della leadership femminile, politiche di flessibilità lavorativa e una cultura basata su merito, rispetto, inclusione ed equità. Geox ha adottato il programma “Diversity-as Uniqueness & Inclusion”, con linee guida e azioni concrete per valorizzare le diversità e garantire parità salariale tra uomini e donne, nonché una maggiore presenza femminile in ruoli manageriali.
Enrico Mistron, amministratore delegato di Geox, commenta: «Siamo estremamente orgogliosi di aver ottenuto un riconoscimento che attesta il nostro impegno per costruire una cultura aziendale mirata a favorire un ambiente aperto e che ci incentiva a migliorare costantemente le politiche interne volte alla parità di genere. Per Geox, l’inclusione non è solo un principio etico, ma una leva strategica di innovazione e crescita. La nostra sfida non è solo garantire equità, ma trasformare le differenze in un vantaggio competitivo, generando valore per l’azienda e per le persone che ne fanno parte».